Un’annata da incorniciare. Forse irripetibile, soprattutto per una piccola società specializzata esclusivamente nel settore giovanile
Come le ciliegie, un successo ha tirato l’altro: all’entusiasmante vittoria del girone regionale del torneo Allievi (con il successo nell’ultima partita nel derby con il Taranto e il sorpasso in classifica) a quello del girone regionale Giovanissimi; dal primo posto nelle semifinali regionali Allievi al fantastico titolo pugliese nella stessa categoria; sino alla vittoria prestigiosa nelle semifinali nazionali Allievi e la qualificazione alle finali six di Chianciano, che ha annoverato una squadra tarantina dopo una quarantina d’anni.
«Puntavamo alla vittoria del nostro girone» ammette uno degli artefici del progetto, Piergiuseppe Sapio, responsabile del settore giovanile della Polisportiva Sava. «Abbiamo preso il meglio dei ragazzi della zona attraverso le selezioni che sono iniziate dal giugno scorso, allestendo una rosa di 22 calciatori dello stesso livello. Ognuno di loro sarebbe stato probabilmente il capitano in un’altra squadra, che però avrebbe avuto orizzonti meno rosei. Con il Sava si è potuto puntare ad una stagione ricca di soddisfazioni».
Le due sconfitte della finali six non scalfiscono l’impresa della Polisportiva Sava.
«Siamo usciti a testa alta e fra gli applausi» rimarca Sapio. «L’emozione ci ha giocato un brutto scherzo nella gara d’esordio e poi la sconfitta ha compromesso il nostro cammino. Voglio comunque ringraziare tutti i ragazzi, che lavorano ininterrottamente dallo scorso agosto, i dirigenti, il tecnico Luigi Chisena, il preparatore atletico Mimmo Raho, il preparatore dei portieri Arturo Serafini e il factotum Tonino De Santis. Un giudizio sui ragazzi? In tanti possono ambire di giocare come juniores in serie D o in Eccellenza. Il futuro? Nelle prossime ore parlerò con i dirigenti del Sava, che lascerei solo se arrivasse la chiamata di una società professionistica o se avessi la possibilità di disputare un torneo giovanile nazionale».