«Ora restiamo con i piedi per terra»
Le due facce dell’umore. Sorridente e soddisfatto Pino Gidiuli, pensieroso e deluso dal risultato (ma non dal gioco della propria squadra), Gioacchino Marangio.
Al termine del derby fra Maruggio e Manduria a gongolare è indubbiamente mister Gidiuli. Anche se, da nocchiere esperto, si preoccupa di gettare subito benzina sul fuoco.
«Io non ho sentito questa partita come un derby» sono le prime parole del tecnico del Maruggio. «Per me era importante vincere sia per riscattare l’immeritata sconfitta di domenica scorsa, sia per compiere un altro importante passo in avanti in classifica».
E che passo in avanti! Ora il Maruggio ha addirittura scavalcato il Manduria, società che ha investito (a questo punto occorre dire molto male) almeno il triplo (se non di più) dei soldi spesi dal presidente Guida e dagli altri dirigenti maruggesi.
«Calma!» ammonisce mister Gidiuli. «Non facciamoci illusioni, perché le gare-beffa come quella di domenica scorsa con il Mottola sono sempre dietro l’angolo. Inutile guardare alle squadre che ci precedono in classifica. Raggiungiamo prima la quota salvezza e, poi, vediamo quali altre soddisfazioni possiamo toglierci in questa stagione».
Stagione che era iniziata con la contestazione dei tifosi maruggesi, inviperiti per la cessione di qualche calciatore locale e per l’ingaggio solo di elementi di Martina o del resto della provincia. Gidiuli ora si toglie qualche sassolino della scarpa.
«La mia soddisfazione maggiore è quella di essere riuscito a costruire un gruppo solido e coeso» afferma Gidiuli. «Il merito è dei ragazzi e dei dirigenti, che, ora lo posso dire, mi hanno ascoltato quando ho indicato qualche elemento da mandare via».
I tre punti col Manduria hanno un sapore più dolce. Il Maruggio ha dovuto rinunciare a De Nicola, seduto in panchina per onor di firma, a Stante, squalificato, e a Ronsisvalle, infortunato (è dovuto ricorrere al gesso). Mister Gidiuli ha allora lanciato, nella mischia, due ragazzi, juniores, che erano arrivati giovedì dal Francavilla Fontana: Giannotto, difensore centrale, e Russo, seconda punta. Con buoni risultati.
«Li avevo visti giocare e ho puntato su di loro» conclude Gidiuli. «Oggi abbiamo dimostrato che, pur cambiando gli elementi, la squadra, che ha una propria fisionomia di gioco e dei meccanismi ben precisi, non ne risente»