giovedì 28 novembre 2024
Davanti al caos che si era creato, l’Amministrazione fa dietro front
Il mercatino serale di San Pietro in Bevagna ritorna nell’area antistante l’antico monastero Benedettino. Mercato che, in realtà, non si era mai trasferito nel sito indicato dall’Amministrazione, ovvero l’area confiscata alla criminalità adiacente la foce del Chidro. In quest’area ci sono, quest’anno, solo le giostrine del luna park e due venditori con furgone di panini. La maggior parte degli extracomunitari che affollano il mercatino serale di San Pietro si erano trasferiti nella via centrale che porta alla rotonda, occupando ogni spazio libero, sinanche (come si vede dalla foto) quelli riservati alle forze dell’ordine. Si è generato, insomma, un caos indescrivibile, soprattutto nelle ore serali. Pare che a lungo alcuni extracomunitari, pur di non perdere il posto di vendita, abbiamo dormito per terra, sotto i loro banconi sui quali espongono la mercanzia.
Una situazione non più sostenibile, insomma, come aveva fatto notare lunedì scorso, da queste stesse colonne, il presidente di Confcommercio, Dario Daggiano. L’altro ieri, di conseguenza, il sindaco Roberto Massafra ha deciso di firmare un’ordinanza per «riallocare il mercatino serale stagionale nel piazzale antistante l’ex monastero dei Benedettini», istituendo, peraltro, la chiusura al traffico del tratto della Manduria-San Pietro in Bevagna che costeggia l’area dalle 18 all’una della notte.
Fra le motivazioni addotte dal sindaco a sostegno della sua ordinanza c’è anche la presa d’atto che «gli esercenti del mercato serale estivo, in attesa dell’esecuzione della nuova sistemazione logistica, non si sono spostati e continuano ad esercitare, in violazione delle previsioni del Regolamento, nell’area di piazza delle Perdonanze, creando disagio alla circolazione stradale ed ai cittadini».
Di conseguenza, il sindaco sostiene che «nelle more di sistemare l’area destinata dall’Amministrazione ad ospitare contemporaneamente gli spettacoli viaggianti (luna park) e il mercato rionale stagionale pomeridiano, al fine di ristabilire l’ordine, è necessario riportare con urgenza, correttamente, tale mercato nell’area deputata dall’apposito Regolamento».
In altre parole, la sperimentazione è fallita e quindi, almeno momentaneamente, viene accantonata, per essere magari presa in considerazione nel prossimo futuro, magari con una concertazione preventiva anche con le organizzazioni di categoria.
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