Polisportiva Sava, si chiude un'annata meravigliosa ed è già pronto un futuro altrettanto stimolante
Intervista a Piergiuseppe Sapio, responsabile del settore giovanile della Pol. Sava
Quella appena passata possiamo considerarla un’annata indelebile nelle menti e nei cuori savesi (e non) per un sogno divenuto realtà: campioni del girone regionale con entrambe le categorie Allievi e Giovanissimi, vittoria nelle fasi finali regionali e una grande esperienza in quel di Chianciano per le fasi finali nazionali con gli Allievi. Insomma, non potevi aspettarti di meglio nella tua prima esperienza in quel di Sava: cosa ti rimarrà dell'avventura targata Pol. Sava 2013/14?
“Nella stagione appena trascorsa abbiamo realizzato un autentico miracolo, considerando che dopo 40 anni una tarantina è tornata a giocarsi lo scudetto. Peccato per come è andata a finire in quel di Chianciano, ma questa esperienza né io, né i ragazzi e né tantomeno tutti i savesi se la potranno dimenticare nemmeno fra 30 anni. Certo che ottenere questi risultati dopo un solo anno di lavoro è una soddisfazione doppia. Di questa esperienza conserverò ogni minima cosa e ringrazierò sempre tutti quelli che hanno contribuito ad ottenere questi risultati importanti. E’ stata una stagione straordinaria, ma ora bisogna voltare pagina e ripartire perché nel calcio soprattutto non si vive di ricordi”.
Nuova stagione, nuovo gruppo, nuovi tecnici: si volta pagina in casa Pol. Sava. Alla faccia del detto “Squadra che vince, non si cambia”: per diverse esigenze e motivazioni si riparte con nuovi volti e ancora più forte di prima. Rivelaci le novità di questa stagione ormai alle porte e cosa ti aspetti da questi ragazzi.
“Qualcuno per dei motivi personali ha deciso di chiudere la sua avventura a Sava e quindi ho dovuto ricostruire lo staff tecnico. Alfredo Paradisi è il nuovo tecnico degli Allievi regionali e per me è motivo di orgoglio avere un professionista del genere al mio fianco. Il tecnico dei Govanissimi sarà Giovanni Galasso, entrambi coadiuvati dal prof Mimmo Raho e dal preparatore dei portieri Degli Schiavi.
Per le categorie provinciali saranno Frusi e Zaccaria per gli Allievi, D’Amicis per i Giovanissimi.
Inoltre, quest’anno abbiamo deciso di accettare la fusione con la Nuova Maruggio del prof. Pastorelli che curerà tutta la scuola calcio. Il 18 agosto inizia la nuova stagione con la classica preparazione e a tutti i vecchi e nuovi compagni della Pol. Sava chiedo impegno, dedizione e voglia perché nel calcio solo chi ha “fame” va avanti”.
Quando tutto sembrava portare al tuo primo salto di qualità tra i pro tanto atteso, ciò non è arrivato: rivelaci i motivi di questa ambizione momentaneamente sospesa e la voglia di ripartire in vista dei campionati regionali 2014/15.
“Sinceramente aspettavo il salto di qualità, ma avevo anche detto che nel momento in cui non fosse arrivato mi sarei rimesso nuovamente in discussione qui, perché il calcio è la mia vita. Qualcuno pensa che io abbia perso gli stimoli, ma mi basta guardare negli occhi i miei ragazzi per farmi tornare sempre lo stesso entusiasmo. Non vedo l’ora che inizi la nuova stagione”.
L'obiettivo principale che si pone la Polisportiva Sava, oltre alle vittorie sul campo, è quello di formare piccoli calciatori, ma soprattutto grandi uomini, fino alla soddisfazione massima di riuscire a proporre ragazzi in società professionistiche: è il caso tanto acclamato Biasi-Spezia. Spiegaci quanto c'è di tuo in questa operazione e in che squadra sono finiti i 1997 campioni in carica.
“L’obiettivo del settore giovanile è quello di crescere gli atleti prima a livello umano e poi in quello sportivo. Ho sempre detto che non tutti i miei giocatori possono ambire al salto di qualità, ma tutti quanti uscendo dal “Camassa” dovranno diventare uomini. Naturalmente le vittorie aiutano a crescere e lavorare dopo una vittoria è sempre più bello. Quest’anno siamo riusciti a cedere Biasi allo Spezia ed è stata un’operazione condotta in prima persona in collaborazione con il mio amico Rebesco, che secondo me è uno dei migliori sulla piazza: difficile trovare una persona onesta e leale come lui. Alcuni '97 sono a Brindisi nella juniores Nazionale, qualcuno farà l’under in D fuori, qualcun altro in Eccellenza, ma una cosa è certa: il calcio in qualunque categoria regala emozioni ed è per questo che devono divertirsi”.
Marco Strusi