Le proposte dei Verdi per una regione diversa
La Puglia, nonostante goda di grande favore e fascino presso i media, subisce un grave attacco sul territorio dal punto di vista ambientale.
- Turismo e agricoltura di qualità sono messi in pericolo dalla proliferazione di impianti eolici e fotovoltaici, a forte rischio di infiltrazione criminale.
- Il sistema e la gestione della depurazione delle acque reflue “fa acqua” da tutte le parti, creando problemi di inquinamento dei mari e dei corpi recettori, tanto da attirare le attenzioni della magistratura.
- Il Piano dei Rifiuti va rivisto completamente: basta con le proroghe per la differenziata, che hanno come unico scopo l’aumento delle discariche di emergenza, degli inceneritori e dei cementifici.
- Le trivellazioni nei nostri mari mettono a rischio proprio quei paesaggi da cartolina che il mondo ci invidia, per non parlare del terminale del gasdotto “tap”, costruito sul litorale meno contaminato della Puglia.
- In Italia (e non diversamente in Puglia) spesso viene soppiantato il diritto degli abitanti alla salute e al lavoro, con il prevalere della logica del profitto, della corruzione, della malapolitica, del clientelismo, dell’opportunismo, dell’omertà, della paura ; i controlli ambientali spesso latitano, tutelando gli interessi di pochi contro quelli dei molti.
- E poi c’è Taranto, un concentrato di gravi problemi ambientali irrisolti.
Di seguito, indichiamo alcuni criteri-guida per la formulazione del programma di coalizione-alleanza:
1. Il monitoraggio e recupero dei suoli inquinati. Nel solco del D. Lgs. 152/06 e s.m.i., disciplinare gli interventi di bonifica e ripristino dei siti contaminati, definendo le procedure, i criteri e le modalità per eliminare le eventuali sorgenti di inquinamento e per ridurre le concentrazioni e la biodisponibilità degli inquinanti, in applicazione del principio “chi inquina paga”.
2. Chiediamo che a Taranto:
§ si avvii l’area no-tax, la conversione industriale delle aree inquinate, con la creazione di poli tecnologici , scientifico-produttivi e di ricerca.
§ si avvii un piano di rigenerazione urbana contestuale alle bonifiche delle aree inquinate, utilizzando i patrimoni dei Riva e soci, prevedendo prepensionamenti per i lavoratori ILVA con 15 anni di anzianità e collocamento degli altri nelle società appaltanti i lavori di bonifica.
§ si valorizzi e rilanci il porto per il trasporto di merci e passeggeri.
3. Considerato il surplus di energia prodotta dalla Puglia, chiediamo che si preveda la progressiva smobilitazione della centrale a carbone di Brindisi.
4. Chiediamo la revisione del piano sanitario, anche in considerazione delle aree di crisi ambientale della regione, con particolare attenzione alle aeree con un alto tasso di incidenza tumori.
5. Chiediamo che venga avviato un piano di progressiva riduzione, differenziazione e riuso dei rifiuti, finalizzato all’adozione dell’opzione rifiuti-zero.
6. Chiediamo che sia interamente rivisto il Piano di Tutela delle Acque e con esso l’intero sistema della gestione dei reflui domestici e industriali, secondo criteri di sostenibilità ambientale, ponendo fine alla politica dei grandi collettori, fortemente impattanti.
7. Chiediamo che sia considerata prioritaria la difesa del paesaggio agrario e con esso dei prodotti della nostra agricoltura, ponendo fine alla realizzazione di grandi impianti industriali e arginando il consumo del suolo.
8. Chiediamo una decisa opposizione ad ogni forma di ricerca di idrocarburi nei mari pugliesi.
9. Chiediamo l’armonizzazione della legislazione regionale sui diritti dei cittadini, prevedendo che gli interventi regionali per la famiglia siano estesi anche alle coppie di fatto.
10.Chiediamo che nessun imputato in processi contro la pubblica amministrazione o per il processo in corso a Taranto, “Ambiente Svenduto”, sia candidato.
11. Chiediamo che nei procedimenti di V.I.A. sia inserita l’obbligatorietà dell’analisi del rischio sanitario.
12. Chiediamo che si fermino le gravi violazioni in materia di attività venatoria, come l’anticipazione dell’apertura della caccia e le deroghe alla salvaguardia delle specie protette.
Questi i motivi per cui sottolineiamo l’attualità dei nostri principi, proprio in relazione alla situazione di crisi (economica, sociale, ambientale) che stiamo vivendo: l’ecologismo può e deve essere posto alla base di qualsivoglia proposta politica, se coniugato in versione positiva e ponendo l’accento sulle vie di uscita dalla crisi, che esso prefigura e consente. In primo luogo la difesa dei beni comuni e della salute, coniugati con l’etica della responsabilità, potrebbero essere le basi fondanti di una simile aggregazione, dove l’etica della responsabilità comporta per un amministratore l’anteporre gli interessi della collettività ai propri o a quelli del proprio partito, nel più assoluto rispetto di legalità e trasparenza.
I punti da noi indicati per la formazione di una coalizione-alleanza e la formazione delle liste li consideriamo discriminanti pregiudiziali e non negoziabili, ma attorno ai quali ci auguriamo possa realizzarsi la più ampia convergenza.
Federazione Regionale dei Verdi di Puglia