La giornata caratterizzata da un corteo, da dibattiti e da concerti
Il corteo è partito alle 9 dal piazzale antistante l’istituto tecnico e il liceo classico. Il corteo ha proseguito fino in piazza Garibaldi. Lì i rappresentanti degli istituti superiori di Manduria hanno spiegato brevemente le finalità di questa manifestazione e le motivazioni storiche. Successivamente si sono esibite numerose band di studenti manduriani, dj set, freestyle, rap, rock e musica balcanica. Si è svolto anche un flash mob: gli studenti presenti per un minuto hanno simulato di dormire in piazza Garibaldi e successivamente si veniva svegliati al suono di una sveglia. Questo a simboleggiare le istituzioni, soprattutto scolastiche, che dormono rispetto ai problemi degli studenti.
Il tutto si è svolto con ordine. I ragazzi, tra i 400 e i 500, hanno dato prova di grande maturità, non recando disagio alcuno alla città. Le motivazioni di questa mobilitazione studentesca sono da collegarsi al ricordo dei ragazzi uccisi dalle truppe naziste. Alla fine del 1939 le autorità naziste in Cecoslovacchia (chiamata al tempo Protettorato di Boemia e Moravia) sedarono una manifestazione a Praga, tenuta da studenti della facoltà di medicina dell’Università Carolina il 28 ottobre, anniversario dell’indipendenza della Repubblica Cecoslovacca.
Lo studente Jan Opletal fu colpito da un'arma da fuoco durante la manifestazione e morì per la ferita l'11 novembre. Il 15 novembre il suo corpo avrebbe dovuto essere trasportato da Praga a casa sua in Moravia. Il suo corteo funebre era composto da migliaia di studenti, che trasformarono l’evento in una manifestazione anti-nazista. Questo portò le autorità naziste a prendere contromisure drastiche: tutti gli istituti di istruzione superiore furono chiusi, 1200 studenti furono arrestati e deportati in campi di concentramento e il 17 novembre nove fra studenti e professori furono giustiziati senza processo.