La lettera di Ivano Decataldo ai sindaci pugliesi
«Dal primo gennaio i 1.200 lavoratori socialmente utili pugliesi saranno licenziati. Chi svolgerà il loro lavoro? Come faranno i Comuni con il taglio di quest’altro personale?».
Il consigliere comunale Ivano Decataldo scrive al Prefetto di Taranto, nonché ai sindaci e ai presidenti delle Province pugliesi per sollecitare interventi atti a scongiurare la perdita di altri posti di lavoro.
«A partire dal primo gennaio, tutti i lavoratori socialmente utili fino ad oggi impiegati presso il Comune di Sava si ritroveranno, dopo 18 anni di attività precaria, senza un minimo sostentamento economico e nessuna prospettiva» scrive il rappresentante del Laboratorio Politico per l’Alternativa. «In molti casi, infatti, gli LSU sono in età ultracinquantenne e con conseguente difficoltà di ricollocazione nel mondo del lavoro. Il reddito di tantissime famiglie si basa sull’assegno mensile percepito dall’INPS come lavoratori socialmente utili, senza particolari diritti spettanti ai lavoratori.
Gli LSU del Comune di Sava hanno rappresentato per anni una risorsa fondamentale negli uffici comunali. Hanno offerto un grosso contributo nel disbrigo del lavoro d’ufficio e il loro “licenziamento” non farebbe altro che provocare ulteriori disservizi per i cittadini, oltre che la “paralisi” di alcune procedure, considerando tra l’altro l’impossibilità di assumere nuove figure professionali.
Siamo convinti di dover testimoniare la nostra gratitudine verso quei lavoratori che hanno dovuto sopperire alle carenze d’organico, riconoscendogli il merito di aver imparato in fretta a diventare dei validi istruttori amministrativi o operatori front office nei settori contabili, anagrafici, ecologici, tecnici, pur considerando che le loro mansioni, come da convenzione, fossero nettamente più “modeste” (come ad esempio le pulizie, le piccole manutenzioni, apertura e chiusura di strutture pubbliche con relativo controllo).
Quali sono, allora, le azioni che la Giunta vorrà intraprendere in merito alla “questione LSU”, in vista della scadenza della convenzione fissata ormai al prossimo 31 dicembre 2014?
Io sollecito l’Amministrazione ad unirsi seriamente e concretamente attorno agli LSU e ad intraprendere anche azioni di sensibilizzazione in collaborazione con tutti gli altri Comuni della provincia ionica, attivandosi nel proporre di deliberare congiuntamente atti di indirizzo politico contenente la richiesta di ulteriore proroga alla convenzione o una riformulazione della figura del LSU».