La lettera inviata anche al Questore e al Prefetto
Il sindaco Dario Iaia, facendosi interprete dei disagi derivanti dal disservizio postale in atto da qualche mese, ha deciso di inviare una lettera di protesta al direttore provinciale delle Poste Italiane. La stessa lettera è stata mandata, per conoscenza, al Prefetto di Taranto e al Questore della città capoluogo.
Il ritardato o, in determinati casi, il mancato recapito della corrispondenza sta creando, nelle ultime settimane, disappunto fra i residenti in alcuni quartieri della città. Poiché il disservizio, nonostante le proteste, sta continuando, nei giorni scorsi è stato necessario l’intervento dei carabinieri per calmare la gente che si era rivolta nuovamente ai dirigenti dell’Ufficio Postale locale per reclamare un recapito più puntuale della corrispondenza. Di fronte al rischio che possano generarsi problemi di ordine pubblico, il sindaco Iaia ha deciso di informare anche il Prefetto e il Questore.
«Con la presente, segnalo, nuovamente, una situazione incresciosa e non più tollerabile che si sta verificando nel Comune di Sava» scrive il primo cittadino di Sava nella lettera. «In sostanza, in alcune zone della città, da alcuni mesi non viene consegnata la corrispondenza.
Ciò comporta dei problemi facilmente intuibili per le imprese e per i cittadini, alcuni dei quali, in queste settimane, si sono visti minacciare l’interruzione di talune utenze (elettriche, telefoniche, ecc.)».
Iaia si sofferma anche sulle possibili cause del disservizio.
«Da quanto risulta al sottoscritto, tale grave disservizio è determinato dalla drastica riduzione di portalettere che, da otto, sono stati ridotti a cinque, nonchè da altri problemi organizzativi che non sta allo scrivente né sindacare né giudicare» prosegue Iaia. «Ora, poiché questa situazione non è più tollerabile, per i problemi quotidiani che vengono arrecati ai cittadini e per, eventuali, successive conseguenze di ordine pubblico che potrebbero derivarne, non sopportando, ulteriormente, la cittadinanza questo stato di cose, vi invito a volere intervenire nel più breve tempo possibile, provvedendo alla consegna di tutta la corrispondenza in giacenza presso i vostri uffici e organizzando il servizio in modo tale da garantirne l’efficienza per il futuro.
La presente viene inviata per conoscenza al Prefetto della Provincia di Taranto e al Questore affinchè siano edotti dello stato delle cose attinenti la questione sollevata».