«La loro è solo strumentalizzazione: vi sono altri 8 comuni in provincia di Taranto senza donne in giunta. Ora farebbero bene a dimettersi»
«Finalmente per gli Indipendenti per la Libertà scoprono le carte».
Non si è fatta attendere la replica del gruppo consiliare di maggioranza alla notizia della presentazione del ricorso al Tar sulle quote rosa.
«Dopo quattro mesi di sotterfugi, finalmente anche l’opposizione si palesa nella sua interezza» è riportato in una nota del gruppo del PdL. «Anna Molendini e Luigi Saracino scoprono le carte e seguono il percorso intrapreso in campagna elettorale dagli uomini dell’avv. Cataldo Saracino. E’ completa, quindi, la più insensata delle opposizioni: l’opposizione del “no” ! Fin dal primo Consiglio Comunale, i neo oppositori hanno dimostrato una netta separazione dal gruppo consiliare del PdL, prima dichiarandosi gruppo indipendente e poi astenendosi a votare gli ordini del giorno presentati durante le diverse sedute (nell’ultimo consiglio lo hanno fatto addirittura per il riequilibrio di bilancio da loro stessi approvato e redatto durante la precedente amministrazione). Costoro, che oggi chiedono a gran voce il rimpasto della giunta, dopo essere stati eletti nella lista del Popolo della Libertà ed essersi impegnati nei confronti dei loro concittadini a condividere i programmi e l’ideologia di un preciso gruppo politico, oggi si dimostrano i nostri più duri oppositori. Se non è per meri fini “poltronistici” (non concessi) sapete spiegarci quali sono i loro reali motivi? Certamente però questo comportamento non ci stupisce. La ricerca della poltrona più comoda non è certo una novità. Subito dopo le elezioni del 2004, infatti, litigarono tra loro per il posto di vicesindaco! Cara Molendini, è questo il prezzo che dobbiamo pagare per non averti nuovamente accontentato?».
Poi c’è anche la risposta sul problema.
«La battaglia per le “quote rosa” in giunta è solo il loro ultimo stratagemma! L’utilizzo di un problematica del genere per pura strumentalizzazione politica non rende giustizia alle nostre concittadine. Nella nostra provincia sono circa una decina i comuni che non hanno la presenza femminile in giunta (es. Sava, Avetrana, Lizzano, Massafra, Mottola, Roccaforzata, San Marzano, Torricella ). E’ possibile che la consigliera Molendini si sia accorta solo adesso di questa situazione?
Diversi esponenti politici hanno espresso il loro pensiero circa le quote rosa e condividiamo le parole di una DONNA che non appartiene certo alla nostra coalizione. Questo è il pensiero dell’on. Emma Bonino ed insieme a lei di tantissime altre donne:
“Aver adottato le quote rosa per legge vuol significare, a mio avviso, una “diminutio” per le donne. Assegnare un certo numero di posti al gentil sesso (cinque, sei, dieci) perché così stabiliscono le norme o i regolamenti è uno sbaglio bello e buono.”
Questa è l’opinione di chi considera, come noi, le nostre splendide concittadine con pari diritto e pari dignità e non come una specie protetta da salvaguardare.
A questo punto non ci resta che appellarci al buon senso dei cittadini con la speranza che non si facciamo strumentalizzare. Se effettivamente i consiglieri Molendini e Saracino hanno intenzione di tener fede al mandato che gli avete affidato, abbiano l’umiltà di ritirare il ricorso. In caso contrario, disattendendo le aspettative e la fiducia del nostro comune elettorato, riteniamo corretto un solo comportamento, la consegna delle loro dimissioni».