Massaro: «Ora si aprono i processi politici: ma che vadano sino in fondo»
«Dopo la bocciatura della variazione del Bilancio, ho ritenuto opportuno, prendendo atto della gravissima difficoltà politica e nel rispetto delle procedure, rassegnare le dimissioni da sindaco. Il mio è stato un segnale di correttezza politica: ho preso atto del risultato e mi sono dimesso. Ma ora si aprono i processi politici, che devono andare sino in fondo».
Francesco Massaro, da ieri sindaco dimissionario di Manduria, parla serenamente di quello che potrebbe essere stato l’ultimo atto politico della legislatura. Domani ci sarà la seduta di seconda convocazione dello stesso Consiglio, ma non sarà portato in discussione il riequilibrio di Bilancio, essendo stata bocciata la variazione.
«Ottimista o pessimista? Il risultato della votazione (16 no, 12 si e 3 astenuti, ndr) è eloquente. Ci sono i tre astenuti, ma comunque non sarebbero sufficienti» afferma il dott. Massaro. «Ma il punto è un altro. Manduria è il secondo centro della provincia di Taranto per importanza. Come è possibile stringere un accordo nel capoluogo e comportarsi in maniera diretta in periferia? Il vice presidente della Provincia di Taranto, ad esempio, appartiene all’Italia dei Valori. Ebbene, il suo collega di Manduria, se potesse, vorrebbe vedermi non a casa, ma in … galera. Un altro esempio? Il consigliere di Sinistra e Libertà di Manduria ha sparato a zero, ieri, contro il Pd. Il suo è il partito di Vendola, che fra pochi mesi dovrà venire a Manduria a chiedere anche i voti del Pd per essere eletto. Credo che anche la segreteria provinciale del Pd dovrebbe intervenire per fare chiarezza».
Oggi si riunisce il Consiglio Provinciale: la seduta potrebbe riservare qualche sorpresa.
Massaro si sofferma, poi, sullo strano rapporto con l’Udc, che, da giugno, ha avuto vari alti e bassi.
«L’Udc ha sostenuto che noi non abbiamo dato seguito agli impegni assunti al momento della sottoscrizione del documento. Così non è» afferma il dott. Massaro. «Ricordo che prima di una recente riunione di giunta, abbiamo invitato a discutere preventivamente dell’ordine del giorno il segretario dell’Udc ed un consigliere. Ebbene, ci hanno avanzato delle osservazioni su una proposta di delibera, che ci hanno convinto e che abbiamo accolto. Non è vero che sono stati trascurati».