sabato 23 novembre 2024


08/05/2015 18:26:39 - Sava - Attualità

Centro per disabili gravi “Dopo di noi”, la denuncia di Ivano Decataldo

«Chiuso e abbandonato da quattro anni, nonostante fosse stato completato: mancava solo la certificazione dello stato di agibilità. Ora si è appreso che è stato anche oggetto di scasso con furto, che ha causato danni per circa 70mila euro. Una situazione vergognosa!».
Il consigliere comunale Ivano Decataldo, che rappresenta nell’assise elettiva “Sava in Movimento”, denuncia lo stato di abbandono del centro per disabili gravi “Dopo di noi”.
«Rappresentava l’ennesima “pappa pronta” per l’attuale Amministrazione Iaia, essendo i lavori terminati nel giugno del 2011, quando Sava era governata dalla precedente coalizione» è riportato in un comunicato di “Sava in Movimento”. «Architettura completa strutturalmente e con tutte le richieste per le utenze (luce, acqua, gas) già presentate nel periodo successivo alla consegna dell’opera, al fine di ottenere i certificati d’agibilità.
Da quattro anni (ricordiamo che l’Amministrazione Iaia si è insediata nel giugno 2012) quindi tutto pronto, tutto ultimato. Perché allora il centro è ancora chiuso? Anche la gara per la fornitura degli arredi è stata espletata.
E’ rimasto chiuso perchè manca l’agilità. Ma come è possibile che, dopo 4 anni dalla consegna del cantiere, non ci sia stata ancora la possibilità di aprirlo e renderlo fruibile?».
“Sava in Movimento” pone sul banco degli imputati l’attuale Amministrazione.
«Ricordo “simpaticamente” a tutta l’Amministrazione (e in particolare all’assessore ai Servizi Sociali uscente Corrado Agusto e al sindaco Iaia) che in campagna elettorale tante belle parole furono spese sulla promessa immediata apertura del centro per i diversabili gravi. Ma son trascorsi tre anni da quelle promesse e, nel frattempo, la situazione è di molto peggiorata a danno dell’intera comunità savese».
Il furto e i danneggiamenti (che sarebbero avvenuti nel gennaio del 2014 all’insaputa di tutti) hanno peggiorato lo stato delle cose.
«Una struttura del genere infatti, come è facile immaginare, lasciata perennemente chiusa, al buio, senza ventilazione senza manutenzione alcuna, avrà sviluppato al suo interno presumibili colonie di muffe, condense e sarà in progressivo stato di deterioramento. Il centro “Dopo di noi” diventerà l’ennesima cattedrale nel deserto del nostro paese?
Così com’è adesso, potrà mai essere rimessa in sesto per poter ottenere l’agibilità?
Se la risposta è affermativa, quanto costerà al cittadino savese il ripristino di una struttura pronta da anni, ma abbandonata, essenziale alla comunità savese e non solo, lasciata all’incuria, alla negligenza, logorata dal tempo e vandalizzata?».











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