venerdì 22 novembre 2024


11/05/2015 20:47:20 - Manduria - Politica

«Le centrali a carbone stanno vanificando la lotta al cambiamento climatico»

«Le notizie di questi giorni sulle centrale Edipower di Brindisi richiedono una urgente riflessione in merito alla politica energetica di questa Regione. La centrale è di proprietà della municipalizzata A2A del comune di Milano che, per mantenere i livelli occupazionali, vorrebbe riconvertirla e, invece del carbone, bruciare Css, un combustibile che proviene da “rifiuti trattati”. Ancora una volta non si tiene conto della compatibilità ambientale di un impianto situato a breve distanza dalla città con le conseguenti gravi ripercussioni sul territorio. È doveroso ricordare come il compito della pubblica amministrazione sia quello di occuparsi del futuro senza aspettare che siano i tribunali o la magistratura a risolvere quelle questioni scottanti tralasciate da una politica miope. Fino ad oggi si è operato sul territorio come se la tecnologia e il patrimonio naturalistico fossero settori tra loro separati, ignorando l’impatto che le attività di produzione dell’energia fossile ha irrimediabilmente sugli ecosistemi. Riteniamo sia urgente guardare a soluzioni tecnologiche basate sul risparmio energetico e sull’utilizzo di fonti rinnovabili, promuovendone la diffusione nelle imprese e negli edifici della pubblica amministrazione, oltre che incentivando gli investimenti privati su forme di architettura eco-sostenibile. Brindisi ospita anche la centrale
termoelettrica a carbone Federico II di Cerano, uno stabilimento con un’estensione di circa 270 ettari, uno dei più grandi d’Europa. Continuare a difendere la permanenza delle centrali di Brindisi significa voler ignorare gli effetti sulla salute umana. Le centrali a carbone stanno vanificando la lotta al cambiamento climatico. E’ ormai provato che le conseguenze sono gravissime e molto costose: 43 miliardi di euro l’anno di spesa sanitaria per malattie legate all’inquinamento, 18.400 decessi, 29 milioni di casi di insufficienza respiratoria. Della centrale di Brindisi si parla spesso in termini di conversione del processo dal carbone al gas al fine di preservare i posti di lavoro, ma non si tiene conto dei dati prodotti in diversi studi europei in riferimento alla reale occupazione prodotta: le energie rinnovabili creano circa 10 volte i posti prodotti dai combustibili fossili. Le fonti di finanziamento non saranno difficili da rintracciare. La strategia Europa 2020 mira ad una crescita che sia intelligente, grazie ad investimenti più efficaci nell’istruzione, nella ricerca e nell’innovazione; si punta alla crescita sostenibile a favore di un’economia a basse emissioni di CO2, oltre che solidale, ossia focalizzata sulla creazione
di occupazione e sulla riduzione della povertà. I Verdi ritengono che la ricerca possa rappresentare l’opportunità reale per far emergere le intelligenze e le competenze presenti nella Puglia, consolidando progetti scientifici e trasformando Brindisi in una eccellenza per la ricerca sui metodi di conservazione dell’energia».
 
Gregorio Mariggiò
Candidato alla presidenza della Regione Puglia










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