sabato 23 novembre 2024


23/10/2009 11:29:14 - Maruggio - Politica

«Credo che il Tar non abbia preso in considerazione le nostre motivazioni. C’è un precedente incoraggiante del comune di Vieste, sul quale il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso»

 
Il sindaco di Maruggio deve assegnare almeno uno scranno assessorile alle donne. In questo senso si sono espressi, l’altro ieri, i giudici del Tar di Lecce, che hanno accolto il ricorso avanzato dai consiglieri di minoranza (due di essi, Molendini e Saracino, sono stati eletti, nel giugno scorso, con la lista del sindaco), nonché dalla Consigliera Regionale di Parità e dalla Consigliera Regionale Supplente di Parità.
Lo stesso Tar di Lecce ha ordinato al sindaco Alberto Chimienti di integrare, entro trenta giorni dalla notifica della sentenza emessa il 21 ottobre, la giunta comunale con la presenza delle donne.
«La presenza di donne in giunta» prosegue l’ordinanza del Tar, «può essere assicurata anche attraverso il ricorso alla possibilità di nominare esterni al Consiglio Comunale».
Questo passaggio è fondamentale, in quanto il sindaco Chimienti, al momento della nomina della sua giunta, aveva proposto la delega assessorile sia ad Anna Molendini (vice sindaco nel corso della precedente legislatura), sia a Mariangela Chiego, consigliera comunale di maggioranza, ottenendo, in entrambi i casi, dei rifiuti.
Accetta, con serenità, la sentenza del Tar il sindaco Alberto Chimienti.
«Prevedevo, considerati i precedenti, una simile sentenza» afferma il primo cittadino maruggese. «In questa fase non sono state neppure tenute in considerazione le motivazioni che noi abbiamo addotto e che erano alla base della decisione di nominare solo uomini in giunta. Motivazioni che sono legate al rifiuto che le uniche due donne che siedono in Consiglio hanno opposto alla mia richiesta di entrare a far parte della giunta. Non è mancata, quindi, la sensibilità nei confronti delle donne. Nominare un assessore donna esterno? Non ho mai fatto ricorso ad assessori esterni (uomini o donne che siano) nella scorsa legislatura e non vorrei farlo neppure in questa, nel rispetto delle indicazioni del mio partito. E’ giusto valorizzare chi è stato premiato dagli elettori e, pertanto, delegato a rappresentarli in Consiglio o in giunta. Chiaramente impugneremo la sentenza del Tar al Consiglio di Stato. Quest’ultimo organo ha già accolto, in passato, il ricorso di un altro comune (nello specifico, Veglie), che si trovava nelle stesse nostre condizioni. Sono quindi fiducioso in un pronunciamento favorevole. Nelle more, soddisferò l’intimazione del Tar».
 










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