La scuola “La Fonte”, attiva a Manduria da 22 anni con l’asilo nido, il giardino dell’infanzia e le classi elementari e medie, cambia sede: da settembre si trasferisce in contrada “Torre Bianca”
«La scuola steineriana “La Fonte” di Manduria rappresenta un punto di riferimento nel sud dell’Italia in tutte le sue sezioni: dall’asilo nido alle medie».
La scuola “La Fonte”, attiva a Manduria da 22 anni con l’asilo nido, il giardino dell’infanzia e le classi elementari e medie, cambia sede: da settembre si trasferisce in contrada “Torre Bianca”. Unica nelle regioni peninsulari del sud, la scuola manduriana, fondata su iniziativa di Fernando Lomartire, è da tempo punto di riferimento anche di famiglie di altre zone d’Italia, che investono nella crescita consapevole e armonica dei propri figli, a tal punto da decidere di trasferirsi nella cittadina messapica per permettere loro la frequenza regolare del percorso scolastico.
«La bontà della nostra programmazione e la presenza di un corpo docente altamente qualificato - racconta Tino Semeraro, presidente del Giardino degli Ulivi, l’associazione rettrice della scuola - ci ha fatto guadagnare la fama di ambiente educativo di eccellenza, anche in relazione ai progressi ottenuti nei casi di bambini “etichettati” come problematici o con difficoltà di integrazione e apprendimento».
Rispetto alla scuola statale, cambia la metodologia di insegnamento. Educare in modo armonico le facoltà cognitivo-intellettuali (pensiero), quelle creativo-artistiche (sentimento) e quelle pratico-artigianali (volontà) dell’allievo permette di sviluppare non solo le capacità di astrazione e concettualizzazione (su cui maggiormente punta la scuola tradizionale), ma anche quelle dell’applicazione pratica e della soluzione creativa, sempre più richieste nella società contemporanea.
«Vediamo con soddisfazione - spiega Semeraro - che i nostri bambini esprimono ogni giorno la gioia di vivere la scuola, pur dovendo alcuni alzarsi alle 6 del mattino per raggiungerla da altre città pugliesi. E nell’esperienza dell’esame di stato alla fine della scuola media, così come nel successivo passaggio alla scuola superiore tradizionale, non accusano lacune rispetto ai loro coetanei di altra formazione. Al contrario, dimostrano una straordinaria capacità di adattamento al nuovo corso di studi, derivata proprio dal percorso di crescita intrapreso da piccoli».