E’ polemica a distanza fra “Sava in movimento” e il sindaco Dario Iaia
«Grazie al sindaco Iaia non si paga la Tasi? E’ falso!».
E’ polemica a distanza fra “Sava in movimento” e il sindaco Dario Iaia.
«Dalle dichiarazioni attribuite al sindaco Iaia e agli altri amministratori, si potrebbe pensare di paragonare Sava ad un paradiso fiscale. Niente di più falso» afferma il consigliere Ivano Decataldo. «A Sava, come in tutti gli altri paesi d’Italia, la Tasi sulla prima casa è stata eliminata dal Governo con la Legge di Stabilità del 2016. E’ assurdo il modo che il sindaco Iaia utilizza per “vendere fumo”, per alterare la realtà anche facendo la vittima o il paladino dei diritti. Anche il mio voto è stato a favore della delibera che azzera la Tasi, specificando che, ogni tanto arrivano buone notizie dal Governo nazionale a vantaggio dei cittadini».
Ivano Decataldo contesta anche un’altra frase attribuita al sindaco Iaia: “Abbiamo ritenuto di confermare l’esenzione Tasi per quanto riguarda le seconde case, le attività commerciali e le case concesse in locazione”.
«L’affermazione del sindaco Iaia sembra un “regalo” fatto dall’Amministrazione ai cittadini. Anche questo non è vero» continua il rappresentante di “Sava in movimento”. «E’ la stessa Legge di Stabilità 2016 a prevederlo».
La conclusione viene affidata a Maurizio Chianura.
«L’Amministrazione si è spinta ai livelli massimi previsti dallo Stato per i tributi locali e anche per il 2016 nulla ha previsto in favore delle classi sociali svantaggiate. A nulla sono valse le nostre richieste di rivedere le aliquote tenendo conto di quelle categorie che sicuramente non versano in buone condizioni economiche.
Se l’Amministrazione Iaia avesse realmente voluto aiutare i cittadini savesi, ad esempio, sarebbe potuta intervenire riducendo la tassa sui rifiuti, premiandoli per i risultati sulla differenziata».