sabato 23 novembre 2024


04/06/2016 17:45:23 - Sava - Attualità

Fanno parte della collezione privata del geometra savese Ninì Cavaliere e sono il frutto di un paziente lavoro di raccolta iniziato diversi lustri fa

Circa 100 strumenti topografici, in uso dall’unità d’Italia ad oggi, in mostra nel museo storico della città di Lecce dall’8 al 10 giugno prossimi. Fanno parte della collezione privata del geometra savese Ninì Cavaliere e sono il frutto di un paziente lavoro di raccolta iniziato diversi lustri fa.
Si tratta di strumenti antichi, in qualche caso anche molto rari, che il geometra savese (già presidente del Collegio di Taranto e componente del Consiglio Nazionale dei Geometri), custodisce gelosamente.
«Gli strumenti più antichi che saranno posti in mostra sono appartenuti al mio bisnonno Luciano» rende noto Ninì Cavaliere. «Luciano è stato anch’egli geometra, come, d’altronde, mio nonno Giovanni».
Il bisnonno Luciano nacque nel 1841: gli strumenti topografici più antichi, dunque, risalgono proprio a metà dell’800.
Ninì Cavaliere con piacere spiega ai visitatori delle mostre le origini, le caratteristiche e le funzioni di ogni strumento della sua collezione privata: dallo squadro al teodolite, dal livello alla stadia, dal tacheometro alla tavoletta pretoriana, dal grafometro ai tanti altri strumenti (attrezzi di lavoro di agrimensori, topografi e geometri degli ultimi due secoli).
Tutti gli strumenti, che sono perfettamente funzionanti, hanno una cassetta che li custodisce: venivano infatti trasportati a spalla dai topografi. Strumenti che sono già stati in mostra a Roma e Faenza, oltre che in diversi centri della Puglia, e che presto potranno essere ammirati anche dagli appassionati di Ferrara e Forlì.
La mostra di Lecce è promossa dal Collegio dei Geometri, in concomitanza con il 61° convegno nazionale del SIFET.











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