mercoledì 27 novembre 2024


17/07/2016 08:37:29 - Manduria - Attualità

Salvatore Sgura: «Si tratta di incapacità o insensibilità?»

«Lo scorso anno l’associazione che rappresento, “Città per Tutti”, è stata “rimproverata” dall’Amministrazione di Manduria perché ha realizzato il progetto “Mare accessibile” a Campomarino, insieme al Comune di Maruggio. Quest’anno, pur avendo fatto pervenire per tempo la richiesta e gli elaborati al Comune di Manduria, la nostra idea, che consentirebbe al disabile e a tutti coloro che hanno difficoltà motorie di usufruire e godere del nostro splendido mare, non si è concretizzata».
Salvatore Sgura, presidente dell’associazione “Città per Tutti”, prende atto che, anche quest’anno, il mare resta sostanzialmente inaccessibile ai disabili.
«Faccio una premessa: il Comune (grazie all’impegno dell’arch. Ludovico e alla sensibilità degli assessori preposti al ramo), ha nuovamente installato, in alcuni accessi agli arenili, delle passerelle in legno, che consentono ai disabili, seppur con qualche difficoltà, di raggiungere la spiaggia» afferma Salvatore Sgura. «Chi, come me, vive sulla sedia a rotelle, però, è ben consapevole che il problema non è certamente risolto. Riusciamo ad arrivare sino alla spiaggia, ma poi, se non c’è l’aiuto di almeno 2-3 persone, non possiamo entrare in acqua.
Proprio partendo da questa realtà, insieme agli altri soci di “Città per Tutti” abbiamo elaborato un progetto che prevedeva il posizionamento di passerelle a norma in ben 8 accessi lungo il litorale di Manduria. Scelta dettata anche da alcune importanti considerazioni: ad esempio, la presenza in zona di bar o di bagni accessibili ai disabili.
Non solo. Attraverso una convenzione con associazioni di volontariato (proprio come accaduto lo scorso anno a Campomarino), avremmo potuto garantire, in determinati orari (dalle 9 alle 13 del mattino e dalle 15 alle 19 del pomeriggio), la presenza di quattro soggetti qualificati (soprattutto operatori socio sanitari), che avrebbero fornito tutta l’assistenza necessaria al disabile o, più in generale, alle persone con disabilità motoria: li avrebbero accolti sin dal ciglio della strada e li avrebbero accompagni fino all’ombrellone; lo avrebbero posizionato sul telo-mare o sulla brandina e lo avrebbero aiutato nell’entrata e nell’uscita dall’acqua.
Un servizio diverso, completo, che poteva essere finanziato, in parte, anche da aziende sensibili al problema. Il costo si sarebbe aggirato intorno ai 20mila euro. Ci sono state diverse riunioni, ma, siamo a metà luglio, e attendiamo ancora una risposta definitiva dal Comune».










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