Il presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo, Roberto Erario: «L’80% delle uve di Primitivo sono salve»
L’area orientale della provincia interessata da un intenso temporale nella seconda parte della mattinata dell’altro ieri.
Diversi millimetri di acqua caduti fra le 11 e le 12 hanno finito per allagare le strade dei centri abitati e, con esse, anche i garage e gli scantinati di diverse abitazioni.
Traffico in tilt, anche perché la rete della fogna bianca (nei quartieri in cui esiste), non è riuscita a smaltire, come spesso accade in questi casi, tutta l’acqua meteorica: qualche tombino della fognatura è saltato a causa della forte pressione esistente nelle condotte fognarie.
Tanto lavoro, quindi, per i vigili del fuoco, che hanno ricevuto le chiamate dalle famiglie che si sono ritrovate con gli scantinati colmi di acqua.
Nonostante la grande pioggia di questi ultimi giorni, la vendemmia nelle zone del Primitivo di Manduria è salva.
«Il maltempo non ha compromesso eccessivamente la raccolta dell’uva nei circa 3.140 ettari di vigneti che costituiscono la denominazione del Primitivo di Manduria» afferma Roberto Erario, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria. «Questo perché un buon 80% di uva è stato raccolto: chicchi di ottima qualità che preannunciano un ottimo vino. I vigneti stanno reggendo bene anche grazie alle scelte di adottare le misure Ocm che hanno permesso così miglioramenti delle tecniche di gestione dei vigneti, in particolare l’introduzione di sistemi avanzati di produzione sostenibile. Vorrei ringraziare tutti i vignaioli che si stanno dedicando anima e corpo alla raccolta dell’uva».