L’appuntamento è presso lo stadio “Guarini” di Mesagne per la seconda edizione del Memorial Roberto Potì
Si svolgerà sabato 17 settembre, presso lo stadio “ A. Guarini “ di Mesagne, il II° Memorial “ Roberto Potì “.
La manifestazione sarà impreziosita dalla presenza di amici di Roberto del ’68, un annata doc, ma non ci riferiamo al movimento studentesco, che rivoluzionò il modo di pensare e agire di una generazione, ma ci sarà la testimonianza di compagni di squadra di quell’epica annata che vide il Mesagne, per la prima volta della sua storia calcistica, approdare nella quarta serie nazionale (serie D) rivoluzionando tutti i pronostici. L’impresa fu grandiosa e eccezionale se si tiene presente che nel 1967 il Mesagne era retrocesso in Seconda Categoria e fu ripescato all’ultimo momento a quindici giorni prima dell’inizio della stagione agonistica. Il campionato lo vinse il Mesagne arrivando prima di squadre più titolate come Galatina e Manduria, che furono superate alla fine del torneo per un solo punto.
Molte volte, nel mondo dello sport, arrivano straordinari modelli di vita che dovrebbero essere esempio per tutti. E’ stata non solo una bella pagina di sport ma soprattutto un’intensa esperienza di vita; addirittura in quel “miracolo calcistico” furono coinvolte persone che non avevano mai visto una partita di calcio e non conoscevano affatto il campo sportivo di via Sasso, ora divenuto parco.
Questo evento ci consente di ripercorrere un’era tra le più significative della nostra storia. Anni di racconti, ricordi emozioni, e compito di questa manifestazione sarà proprio quella di farli rivivere. Forse ora è difficile riuscire a rendere il senso dell’entusiasmo di quegli anni, ma se si pensa che il campo sportivo era stracolmo ogni domenica, si può almeno immaginare la grandezza del fenomeno. Era un calcio genuino, lontano da interessi economici e mediatici, erano anni in cui bastava una stretta di mano per suggellare un accordo.
Questo triangolare sarà l’occasione per respirare una boccata d’aria pura, con la presenza nelle fila delle tre squadre che giocheranno per onorare “Roberto” di vecchie glorie, che si sfideranno con lealtà, rispetto delle regole e fair-play. Le tre squadre sono molte attrezzate: soprattutto lo Squinzano che annovera tra le sue fila calciatori che hanno avuto delle esperienze in serie A, tipo Ingrosso, e altri elementi che davano del tu al pallone, come Leo, Rampino, Cappellacci, Romano, Ermanno e tanti altri.
Saranno presenti (salvo acciacchi dell’ultima ora dovuti all’età) alcuni protagonisti di quel miracolo “mesagnese”, tra cui il portiere Chirico, che ha detenuto il record di imbattibilità di tutte le serie nazionali (quando difendeva però la porta del Brindisi), il capocannoniere della squadra il leccese Capilungo, il terzino Agrosì che sostituì degnamente il mitico capitano Grande Bruno, Distante (masino) Petracca ecc. Insomma gli amici che a Roberto avrebbe fatto piacere rivedere dopo tanti anni.
Roberto, che giova ricordarlo, forse caso unico, ha prima giocato, poi allenato e infine ha fatto il presidente della squadra del suo paese che amava tanto, cui era attaccatissimo.