Si chiama “Diversability” il primo progetto di servizio civile in casa Anffas
Il teatro al servizio dell’inclusione.
Si chiama “Diversability” il primo progetto di servizio civile in casa Anffas, che è stato presentato questa sera nella sede dell’associazione, in via Croce.
«Il progetto “Diversability” ha come obiettivo lo sviluppo cognitivo e della personalità delle persone con disabilità, al fine di aumentare la loro autonomia personale» si legge in una nota dell’Anffas. «Il principale strumento utilizzato sarà l’arteterapia, attraverso l’attivazione di due laboratori: uno di teatrodanza e di teatro sociale e l’altro di musica. Il progetto è, quindi, finalizzato a valorizzare le autonomie individuali e le singole personalità, così da promuovere buone pratiche di integrazione sociale dei diversamente abili e accessibilità ai luoghi di svago e, infine, ridurre le disuguaglianze che caratterizzano il territorio di riferimento».
Il Servizio Civile Nazionale è la opportunità messa a disposizione dei giovani dai 18 ai 28 anni di dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno solidaristico, inteso come impegno per il bene di tutti e di ciascuno e quindi come valore di coesione sociale;
Nel corso dell’iniziativa sono intervenuti Dario Iaia, sindaco di Sava; Leonardo Desantis, presidente di Anffas onlus (associazione non lucrativa che da oltre 30 anni offre sul territorio servizi educativi e ricreativi a ragazzi e adulti con disabilità intellettiva e relazionale); Luigi Morgante, consigliere regionale; Maria Pia Desantis, operatrice locale di progetto; Arianna Lupo e Giorgio Doveri, rispettivamente esperti nel capo del teatro – terapia e della musico- terapia.
«Anffas onlus intende aumentare il numero dei suoi utenti, pubblicizzando le proprie attività su tutto il territorio e promuovendo una cultura di integrazione in un’ottica che miri allo sviluppo personale e all’inserimento sociale degli individui diversamente abili» ricorda il presidente di Anffas Leonardo Desantis.
Dopo la conferenza Anffas ha offerto un rinfresco preparato dai ragazzi del centro e dalle loro famiglie, avendo come tema la festa di Halloween e con l’occasione ha presentato i veri protagonisti del progetto: i volontari del Servizio Civile Nazionale.
«Non un punto di arrivo, ma un nastro di partenza» afferma Maria Maglio, convinta del potenziale umano presente nel centro.