Annunciata la presenza dei consiglieri regionali Borracino e Franzoso
Sava scende in piazza questa sera, a partire dalle ore 17, per reclamare il proprio diritto di avere un depuratore cui far confluire i liquami della propria rete fognaria, che esiste da anni, ma non è utilizzabile proprio perché non collegata a nessun impianto depurativo.
Alla manifestazione, organizzata dall’Amministrazione Comunale e dal Comitato di Salute Pubblica, hanno annunciato la presenza diversi consiglieri regionali, di maggioranza e di minoranza. Coinvolte anche le scuole e le varie associazioni locali.
«Serve un aiuto da parte di tutti affinchè sia rappresentata, con determinazione, la nostra volontà: noi pretendiamo la realizzazione del depuratore e di un sistema fognario perchè è un nostro diritto» sostiene Iaia. «Per noi la condotta sottomarina o lo scarico a mare possono anche non essere realizzati, ma pretendiamo che il depuratore venga costruito. La foglia di fico dietro la quale più di qualcuno sta cercando di nascondersi, non serve più. Il problema sta esplodendo e tutte le responsabilità sia politiche, che ambientali, amministrative e contabili verranno a galla. Ecco perché una manifestazione per far sentire la voce dei savesi, stanchi delle continue prese in giro e dei soprusi e per avanzare la richiesta acchè partano almeno i lavori del depuratore, rimandando quelli che attengono al recapito finale. Occorre partecipare tutti. E’ una manifestazione che non ha colori politici».
Iaia si fa portavoce della volontà dei savesi.
«Il mio paese pretende che il diritto alla salute e alla vita venga rispettato» conclude Iaia, preannunciando una serie di azioni che non termineranno con la lettera di protesta al Ministero dell’Ambiente, nè con la manifestazione di questa sera. «Non ci fermeremo finchè i lavori di realizzazione del depuratore non riprenderanno. Sava non si lascerà prendere in giro da chi vuole solo prendere tempo. La fogna è un servizio primario e noi lo reclamiamo con forza e rabbia».
Intanto i comitati contro lo scarico in mare hanno fissato per giovedì prossimo, a Manduria, una riunione fra i sindaci di tutta l’area e i consiglieri regionali che hanno preso a cuore la battaglia ambientalista.
«Spetta alla Regione Puglia approvare la variazione del Piano di Tutela delle Acque sugli scarichi dei depuratori previsti nel mare Ionio» sostiene Mario Del Prete, consulente scientifico del Comune di Avetrana e degli ambientalisti. «Sono i difensori delle condotte e degli scarichi in battigia che tentano di confondere le acque chiedendo pareri al Governo nazionale e al Ministero dell’Ambiente e forzando le interpretazioni per accampare pretese.
I Comitati contestano questo modo di procedere e confermano che il riuso dei reflui con scarico al suolo, tramite irrigazione e ripascimento indiretto della falda costiera, non solo è normativamente possibile ma estremamente utile. Su queste basi occorre mobilitare i comitati, i sindaci ed i consiglieri regionali per appoggiare il presidente Emiliano sulla sua scelta politica di salvaguardare le coste pugliesi dagli scarichi dei depuratori e dalle trivellazioni».