Si terrà domenica. Relazioneranno Luigi Neglia e Caterina Arnò
“Le icone d’oriente: fondamento di religiosità”.
E’ questo il tema di un convegno in programma domenica prossima, alle 19, nella chiesa dell’Immacolata. In questa iniziativa, promossa dalla Confraternita dell’Immacolata di Manduria (in collaborazione con la biblioteca diocesana “Kalefati” di Oria, la Società di Storia Patria per la Puglia e la Diocesi di Oria), il prof. Luigi Neglia e l’arch. Caterina Arnò si soffermeranno sulla storia, delle tecniche di realizzazione e sulla simbologia delle icone d’oriente.
Sono tavolette di legno su cui veniva impressa, dai monaci ortodossi l’immagine di Dio. Esse portano l’osservatore attraverso misteriosi e affascinanti itinerari della teologia e della spiritualità: c’è, quindi, la trasformazione del capolavoro d’arte in “sacramento di bellezza”.
L’icona diventa preghiera e come tale si “scrive”, non si dipinge. Quindi non appartengono solo all’arte ma sono preghiere («Infatti, le preghiere si scrivono non si dipingono» è il concetto espresso dagli organizzatori dell’evento). Essa è concepita come una porta che introduce nel regno celeste, una via per unirsi a Cristo. Attraverso l’icona il cristiano entra in contatto con il mondo spirituale, confrontando la sua fede e giudicando i suoi atti in base alle leggi del signore.
L’iconografo, profondo conoscitore della teologia e delle sacre scritture, rispetta regole precise tramandate dai padri della Chiesa.
Nel corso della conferenza, si leggeranno le preghiere che il sacerdote recita prima e dopo la scrittura, si mostreranno le tecniche di realizzazione dell’icona: il supporto ligneo, la simbologia dei colori, dei numeri. Inoltre si proietteranno diapositive di icone inedite, molte delle quali di proprietà privata.
Un evento culturale, insomma, che si preannuncia di elevato interesse.