Lo spettacolo arricchito da un’esposizione tematica di vignette satiriche del disegnatore Paolo Piccione che toccheranno i seguenti punti: la sovranità nazionale, il “signoraggio bancario”, l’euro, l’U.E., la Monsanto e le guerre
Musica e diritto in un originale spettacolo a due voci: quella di Gianfranco Amato, presidente dell’associazione “Giuristi per la vita” e organizzatore del “Family Day”, e quella del cantautore Povia, vincitore di una edizione del festival di Sanremo.
Lo spettacolo, organizzato da Giulio Destratis, presidente dell’associazione “Aps Fuorigioco”, in collaborazione con la dirigente dell’istituto superiore “Luigi Einaudi”, Elena Cavallo, è in programma questa sera, nell’auditorium della scuola manduriana, con inizio alle 20,15 (l’ingresso è gratuito).
Inoltre, si terrà un’esposizione tematica di vignette satiriche del disegnatore Paolo Piccione che toccheranno i seguenti punti: la sovranità nazionale, il “signoraggio bancario”, l’euro, l’U.E., la Monsanto e le guerre.
«Si tratta di uno spettacolo tra musica e diritto» annuncia Giulio Destratis. «Una formula sperimentale unica in Italia perché Povia traduce in canzoni ciò che Amato documenta, in un continuo rimpallarsi tra i monologhi multimediali di Amato e le relative canzoni di Povia: si parla (e si canta) di Costituzione, famiglia naturale, etica, identità di genere, diritti dei minori, governi sovranazionali e finanza.
Un vero e proprio mix di argomenti dove si analizzano con serietà, ma anche con tanta ironia, temi sociali e allo stesso tempo si ascolta buona musica».
Povia presenterà poi il suo ultimo progetto “Nuovo Contrordine Mondiale”, un album che può dividere la gente nei giudizi, ma che senz’altro unisce i cittadini appassionati di musica e canzoni nel dialogo e nello scambio di idee su temi civili e sociali.
Un album che sorprende, coinvolge, racconta, fa riflettere e accende la discussione questo di Giuseppe Povia, il cantautore italiano esploso sulla ribalta di Sanremo nel 2005 con il brano fuori concorso “I Bambini fanno oh!” e vincendo lo stesso festival l’anno successivo.
Il lavoro, edito nel 2016, contiene 19 brani che guidano l’ascoltatore in un percorso poetico, politico e civile su temi che vanno dalla politica all’economia (lavoro, sovranità monetaria, trattati europei), dalle tossicodipendenze alla genitorialità in affitto, fino alla rilettura della storia (gli effetti collaterali dell’Unità d’Italia). Povia esprime all’ascoltatore la propria musica e il proprio pensiero senza nascondersi, senza veli o fraintendimenti. Lo fa perchè è convinto ormai da anni che utilizzare il proprio mestiere, la propria attività è la ragione della sua vita, del suo essere cantante-autore e genitore.