Per i biancorossi una prova da non fallire
Un’intera stagione in 90 minuti.
Il derby fratricida fra Hellas Taranto e Avetrana potrebbe segnare il destino di una delle due contendenti o, sinanche, potrebbe porre le basi per la retrocessione diretta di una squadra e per la condanna ai play out come penultima dell’altra. Il pareggio, infatti, potrebbe non servire a nessuno dei due club: con il Vigor Trani ormai lanciato verso la permanenza senza neppure passare della post season, la corsa è sul Molfetta che, dopo aver a lungo arrancato, si è rilanciato con i 6 punti conquistati nelle ultime due partite in casa. Per stare in scia ai baresi serve quindi l’intera posta in palio.
E’ vietato fallire: serve la partita della vita.
L’ARBITRO – Per l’incontro più delicato della stagione è stato designato Angelo Tomasi della sezione di Lecce. E’ all’undicesima designazione stagionale nell’Eccellenza pugliese. Quest’anno ha arbitrato una volta l’Hellas (la gara interna della prima giornata persa con il Cerignola per 1-0) e una volta anche l’Avetrana (il pareggio di Molfetta della quarta giornata di andata). I suoi assistenti saranno Vincenzo Balestrucci della sezione di Barletta e Francesco Acquafredda della sezione di Molfetta.
LA FORMAZIONE – Due moduli a disposizione per mister Viscido: il più guardingo 4-4-1-1 oppure il più offensivo 3-5-2. Nel primo caso, rientrerebbe come esterno destro basso Amaddio, con Macaluso, Larosa e Cimino a completare il pacchetto difensivo (confermatissimo il portiere Luigi Amabile). A centrocampo agirebbero Marinaro (o Trisciuzzi), Cellamare, Greco e Richella, con Cappellini alle spalle di Coquin. Nel secondo caso, sarebbe riproposto Diagnè accanto a Macaluso e Larosa nella difesa a tre; Richella, Cellamare, Cappellini, Gioia e Cimino a centrocampo, con Coquin e De Stradis (o Abatematteo) in avanti.