La salvezza, un’impresa da titani per una squadra di un “piccolo paese”
L’Avetrana impone la legge del più forte anche a Novoli: una ripartenza letale di Coquin regala ai biancorossi il successo e, con i tre punti, la matematica salvezza in Eccellenza e l’aggancio al settimo posto in classifica.
Sembrerebbe un sogno. Due mesi fa mestamente ultima in classifica, con il morale sotto i tacchi. La prospettiva più rosea? Scalare almeno una posizione, per poi giocarsi la permanenza in Eccellenza attraverso i play out. Invece, dopo la sconfitta di Bitonto, una serie positiva straordinaria: sette successi e un solo pareggio negli ultimi otto turni hanno consentito all’Avetrana di risalire velocemente la china e di proiettarsi a ridosso delle squadre che lottano per la qualificazione ai play off. Dopo il salto in Eccellenza della primavera dello scorso anno, il club del presidente Daniele Saracino scrive un’altra pagina di storia: la salvezza da matricola. Un’impresa da titani per una squadra di un “piccolo paese” (come era stata etichettata sino a qualche mese fa), che si è misurata con club blasonati come Cerignola, Bitonto, Trani, Barletta, Casarano, Gallipoli.
Avetrana che, l’altro ieri, si sarebbe salvata anche perdendo a Novoli: il Trani e il Gallipoli sono stati sconfitti, rispettivamente, da Galatina e Casarano. Ma l’Avetrana ha voluto una festa completa: il sigillo alla permanenza è arrivato con un altro successo in uno scontro diretto. Una risposta di carattere a chi (il riferimento è ai tifosi del Gallipoli), aveva messo in dubbio la liceità di alcuni risultati dei biancorossi.
Ora resta un ultimo incontro, peraltro spostato a domenica 23 aprile (a causa del concomitante Torneo delle Regioni, domenica il campionato si ferma). Ad Avetrana arriva il Cerignola, fresco di promozione in serie D. Sarà una festa grande per entrambe le contendenti.