Un residente, con pace maker, ha abbandonato la propria casa del quartiere Santa Gemma; una anziana del quartiere Barci portata d’urgenza in ospedale
Un residente nel quartiere di Santa Gemma Galgani, che, a causa di problemi cardiaci, ha impiantato sotto pelle un pace maker, ha lasciato la propria abitazione, per timore che le onde elettromagnetiche del ripetitore di telefonia mobile (che fra poco entrerà in funzione) potessero condizionare il buon funzionamento di questo ausilio. Una anziana del quartiere Barci, che abita proprio vicino all’abitazione sul cui tetto sarà attivato un altro ripetitore di telefonia mobile, ha accusato un malore a causa della tensione che sta vivendo in questi giorni ed è stata trasportata d’urgenza in ospedale: per fortuna, i sanitari del Pronto Soccorso del “Giannuzzi” hanno riscontrato solo un forte esaurimento nervoso.
E’ ormai psicosi, in città, per i tre ripetitori di telefonia mobile che dovrebbero essere attivati a giorni (il terzo, pare, in una traversa di via per San Pietro). I tre comitati spontanei che sono sorti nei tre quartieri interessati hanno raccolto migliaia di firme: vorrebbero che i ripetitori fossero spostati nella periferia della città. E per raggiungere questo obiettivo porranno in cantiere, nei prossimi giorni, altre manifestazioni e attiveranno ogni canale possibile che possa aiutarli a vincere questa battaglia.
Il Comune, dal canto proprio, è in attesa della sentenza del Consiglio di Stato, al quale si era rivolta l’Amministrazione Comunale guidata da Massaro dopo che il Tar, in primo grado, aveva accolto le tesi della compagnia telefonica.
Considerata che la tensione sta aumentando e che ora sono ben tre i quartieri in rivolta, forse sarebbe il caso che la compagnia telefonica in questione prendesse in considerazione le ragioni di questi cittadini (un ripetitore sarà attivato a circa trecento metri da un circolo didattico), magari concedendo un confronto con la gente, avendo come moderatore il commissario prefettizio del comune di Manduria. Probabilmente, con il dialogo, si potrebbero individuare delle soluzioni ottimali sia dal punto di vista delle esigenze tecniche, sia dal punto di vista delle esigenze di salute della gente.