Il progetto ha guidato gli studenti nella riflessione sulla realtà detentiva, con essa portandoli concretamente a contatto, attraverso la conoscenza diretta di un gruppo di detenuti della casa circondariale di Brindisi, a loro volta impegnati nel medesimo percorso
Questa mattina, presso l’auditorium De Sanctis, nell’ambito della rassegna teatrale Licei in Scena, verrà rappresentato “Shkspr: carcere e dintorni”, nato dalla collaborazione tra il Liceo De Sanctis-Galilei, l’Associazione Culturale TeatroDellePietre di Marcantonio Gallo e la casa circondariale di Brindisi, e che ha come partner il CSV di Taranto, i Gruppi Volontariato Vincenziano A.I.C.Italia - Sez. Puglia e la Fondazione Vanni Longo.
Il progetto, finalizzato all’educazione al volontariato sociale ed alla legalità corresponsabile, è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito Laboratori di cittadinanza democratica condivisa e partecipata.
Punto di partenza, e poi di arrivo, di questo percorso/laboratorio è stata l’opera di Shakespeare. Tra le innumerevoli parole scritte dal bardo, infatti, sono state estrapolate, insieme agli studenti, tutte quelle battute considerate “minori”, "tagliate fuori", per brevità, dalle moderne rappresentazioni, e che invece urge che risuonino ancora: parole che considerano “gli ultimi tra gli ultimi”, che gridano inclusione e tolleranza e che in molti casi interrogano esplicitamente il tema della prigionia e dell’emarginazione.
La capacità di scorgere, infatti, fra gli inganni del mondo, la verità delle cose, e, ancor più, il coraggio di raccontarla, non può e non deve ignorare i luoghi dell’anima dove si annida l’errore, la sofferenza, l’emarginazione e il pregiudizio.
Il progetto ha perciò guidato gli studenti nella riflessione sulla realtà detentiva, con essa portandoli concretamente a contatto, attraverso la conoscenza diretta di un gruppo di detenuti della casa circondariale di Brindisi, a loro volta impegnati nel medesimo percorso. La registrazione, in questa occasione, di testimonianze dirette, ha permesso ai ragazzi di tramutare in parole scritte il vissuto e gli stati d’animo dei detenuti.
In una cornice metateatrale gli attori sono alle prese con le battute di Shakespeare, liberate però da qualunque copione, e piantate con forza davanti alla nostra coscienza come l'unica via possibile per farsi sentire da una società che relega troppo spesso ai margini, e senza possibilità di salvezza. L’intento, degli educatori nei confronti degli studenti e, oggi, degli studenti rispetto al loro pubblico, è quello di spiegare il disagio e il malessere che deriva dalla reclusione, che accetta l'errore e la pena da espiare, ma non l'assuefazione alla non-vita cui la detenzione spesso conduce.
CAST: Adriana Amato, Luca Buccolieri, Samuele Calò, Noemi Cosma, Valentina Cosma, Roberto Cutrignelli, Malvina Dacataldo, Francesca Di Maggio, Fornaro Federica, Anna Paola Gennari, Giulia Gennari, Eleonora Maggi, Leonardo Massafra Raho, Alessia Pasulo, Tatiana Perrucci, Angelica Pichierri, Sara Scorrano, Eleonora Vaccaro
SCENOGRAFIA, COSTUMI, MUSICA, LUCI a cura di Teatro delle Pietre
REGIA Marcantonio Gallo