L’elenco degli interventi previsti per la Salina dei Monaci
Ammesso a finanziamento il progetto per la conservazione della biodiversità della Salina Monaci.
Una buona notizia per Manduria: il progetto presentato congiuntamente dalla Riserva Naturale del Litorale Oritentale e dall’area protetta del “Litorale di Ugento” è stato finanziamento dalla Regione con 700mila euro.
«Un lungo cammino quello intrapreso dalle Riserve Naturali Regionali Orientate del Litorale Tarantino Orientale, che nel corso degli ultimi anni ha visto cambiare più volte i propri percorsi al fine di creare una coscienza ambientalista di conoscenza e sensibilizzazione, passando anche per la promozione turistica ecosostenibile, come le esperienze di teatro in natura e il ciclotrekking, e percorrere finalmente un importante nuovo percorso, possibile solo se forti delle esperienze consolidate e di lungimiranza: quello della progettazione» è riportato in una nota delle Riserve Naturali. «Già nei precedenti anni questa via ha permesso di ottenere fondi utili per la gestione stessa delle Riserve, ma ora il progetto presentato è particolarmente prestigioso».
Il bando (“POR Puglia 2014/2020 - Asse VI - “Tutela dell’Ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali” - Azione 6.5 - 6.5.1) erogherà finanzierà interventi di recupero, ripristino e gestione della zona umida Salina dei Monaci, nel territorio di Manduria. Quello presentato dalle Riserve Naturali di Manduria e Ugento si è classificato al quarto posto su un totale di ben 76 progetti.
Grande soddisfazione viene espressa da Roberto Massafra e da Massimo Lecci, rispettivamente Autorità di Gestione delle Riserve Naturali di Manduria e del Parco di Ugento, che hanno raggiunto questo importantissimo risultato, grazie all’intenso lavoro profuso dai propri uffici tecnici comunali e l’ausilio del responsabile scientifico Alessandro Mariggiò.
Questi gli interventi previsti per la Salina dei Monaci: ripristino completo delle staccionate presenti con la contestuale chiusura del lato del bacino salato, con palizzata e barriere basse, al fine di evitare disturbi all’avifauna presente e proteggere l’habitat prioritario della Salicornia; ripiantumazione di specie vegetali autoctone per il restauro delle aree danneggiate degli habitat prioritari; implementazione della biodiversità sui cordoni dunali con ripristini delle dure erose attraverso i principi dell’ingegneria naturalistica; miglioramento dell’accessibilità lungo l’arenile con la chiusura dei varchi abusivamente aperti;
installazione di una nuova torretta con funzioni di avvistamento incendi e birdwatching; installazione di tavole divulgative e bacheche sulla storia, i percorsi naturalistici, la flora e la fauna dell’area protetta; realizzazione di un isolotto per favorire la nidificazione dell’avifauna; ripristino dei muretti a secco dei due ingressi; installazione di cestini portarifiuti in legno.