L’intervista a mister Branà
Carattere e voglia di lottare, non arrendendosi mai.
La “prima” dell’Avetrana è positiva. Più di quanto il risultato finale (2-2 interno con il Novoli nella gara d’andata degli ottavi di finale di Coppa Italia), potrebbe lasciar pensare. Nonostante tre assenze di peso (i due argentini Cereseto e Salto, per i quali non è arrivato il transfer, e lo juniores De Gaetano), la squadra allenata da mister Branà è riuscita a tenere testa ad un avversario esperto e compatto, che ha ritoccato con alcuni innesti di valore (fra cui l’ex Coquin) il già buon telaio dello scorso anno.
Ha un tantino faticato in fase offensiva: senza Cereseto e con in campo lo juniores Tommasi (ritornato ad Avetrana in settimana) e il giovane franco senegalese Mendy (arrivato un paio di settimane fa), la squadra biancorossa, molto volitiva, ha accusato qualche difficoltà di troppo nell’infilare l’arcigna difesa ospite. Senza per questo demeritare: sia Tommasi che Mendy (quest’ultimo autore di un gol di rapina, che ha sbloccato il risultato dopo una manciata di secondi), sono stati molto abili a spaziare lungo tutto l’out offensivo, senza mai dare punti di riferimento alla difesa avversaria.
Ottima la retroguardia, che mister Branà ha assestato dopo la rete dell’1-1, spostando lo juniores Cavalieri al centro e posizionando il più esperto Prete lungo la fascia in cui agiva Giorgetti. Bene anche il centrocampo, anche se Venza ha giocato in un ruolo non suo (da interno, ma lui preferisce volare lungo la fascia).
Azzeccate infine le sostituzioni. Buono gli innesti dell’esperto Gatto e degli juniores Passiatore e Doria. Proprio da un’intuizione di Gatto, Ivano Passiatore, classe 2000, ha firmato la rete del 2-2 definitivo.