«Avetrana mi è rimasta nel cuore: l’anno scorso sono stati tutti stupendi con me. Anche se quest’anno gioco in un’altra squadra, resto un tifoso dell’Avetrana, città in cui sono rimasto a vivere»
Stephane Coquin continua a portare nel cuore i colori biancorossi dell’Avetrana. Benchè domenica scorsa, guidando l’attacco del Novoli, abbia realizzato il gol del momentaneo 2-1 per i salentini, tutto lo stadio ha tributato un caloroso applauso al giocatore francese al momento della sua sostituzione.
«Sono queste le soddisfazioni più belle» afferma Coquin. «Più di un gol, più di una prodezza in campo. Spesso, quando i calciatori ritornano nelle città in cui hanno giocato in precedenza, vengono accolti con i fischi. A me questo non è accaduto. Ho tanto apprezzato gli applausi, che saldano ancor di più il mio legame con Avetrana e gli avetranesi.
Certo, inizialmente mi è sembrato strano entrare in una stanza diversa dello spogliatoio, che lo scorso anno avrò visto non più di 2-3 volte. E’ la vita. Ma è più importante conservare il rispetto verso tante persone che ho conosciuto e che continuerò sempre ad apprezzare e stimare».
Coquin esprime un giudizio sulla sua vecchia squadra.
«Non è facile ricavare un’opinione in questa fase della stagione, in cui ogni squadra è alla ricerca della perfezione degli automatismi» prosegue Coquin. «Ho visto un’Avetrana molto giovane, in cui ho notato cuore, corsa e grinta. Quando ci sono queste tre qualità, di solito si fa molto lontani. Mi è stato riferito che domenica mancavano i due argentini e lo juniores De Gaetano. Conosco quest’ultimo, per averlo avuto come compagno di squadra lo scorso anno: è un jolly, un calciatore polivalente che puoi schierare in più ruoli».
L’Avetrana intanto prosegue la preparazione in vista dell’esordio in campionato, previsto, per domenica prossima, a Trani.