Ora serve il riscatto nella gara interna contro il Copertino di domenica prossima
Due gol per tempo per archiviare una partita che, nel rispetto delle previsioni della vigilia, non ha avuto storie. Troppa la differenza in campo fra Brindisi e Sava. Differenza dettata dal valore tecnico dei due organici e confermata dagli investimenti operati dalle due società in estate: probabilmente gli ingaggi di due, o al massimo tre, calciatori adriatici (molti dei quali con esperienza in serie D e, nel caso di Tedesco anche in serie C), equivalgono a quelli dell’intera rosa savese. Differenti, anche in questo caso, gli obiettivi dei due club: risalire in Eccellenza per il Brindisi e salvare il titolo di Promozione per il Sava.
La sconfitta del “Fanuzzi” (gol Tedesco e Iunco nella prima frazione e di Scarcella e Procida nella ripresa), non può e non deve far testo. I giovani allenati da mister Gianfranco Degli Schiavi hanno fatto il possibile per arginare la corazzata biancazzurra (11 gol realizzati e nessuno subito nelle prime tre gare di campiona), capitolando, a metà del primo tempo, solo su un calcio di punizione. Forse, senza questo calcio franco, la gara avrebbe potuto prendere una piega differente. Senza dimenticare che, nella ripresa, nell’undici savese vi erano ben cinque nati nel 2000.
Archiviata questa gara, che non deve assolutamente incidere nel morale del Sava, i biancorossi sono già protesi verso l’incontro interno con il Copertino, compagine ancora a zero punti in classifica. Un’occasione ghiotta, insomma, per mettere nuovo fieno in cascina.