L’appello di un residente
«Si salvi il bellissimo centro storico della nostra città, che da diversi anni versa in uno stato di completo abbandono e, conseguentemente, di degrado. Solo la buona volontà di alcuni residenti e di pochi operatori commerciali riesce a tenerlo ancora in vita».
L’accorato appello giunge da un nostro lettore, residente a Manduria (supponiamo proprio nel centro storico), che si firma con il solo nome di battesimo: Simone. Alla sua mail, però, allega una serie di fotografie emblematiche della situazione delle viuzze del cuore della città.
«Tutti conoscono la storia millenaria della stessa di Manduria e le ricchezze che caratterizzano questa città» è la premessa di Simone. «Sfortunatamente, però, da oramai lungo tempo, quello che dovrebbe essere il cuore di Manduria, con i suoi vicoli e le sue dimore, è oggetto di trascuratezza e incuria».
Simone descrive dettagliatamente il quadro.
«Le Amministrazioni che si sono susseguite nel tempo e il vandalismo di quei cittadini (o presunti tali) che hanno fatto oggetto del loro divertimento le abitazioni e le strade dello stesso con pitture, scritte e danneggiamenti, ne stanno compromettendo oramai la usufruibilità e la vivibilità» prosegue Simone. «A ciò si aggiunga la oramai consolidata abitudine di utilizzare le stesse antiche stradine quale bagni pubblici a cielo aperto da parte della presunta “movida” del fine settimana.
Pertanto, oggi, siamo costretti ad assistere alla completa mancanza di controlli, prevenzione, azioni atte a tutelare tale patrimonio e, in molti casi, anche alla grave incuria di molti proprietari che si disinteressano degli immobili insistenti nel centro storico.
Inoltre, la mancanza, spesso, di servizi essenziali quali fogna, acqua e gas (in una zona che è a pochi passi dalla casa comunale) concludono il quadro triste della descritta realtà manduriana.
Quello che dovrebbe essere il cuore della rinascita economico/turistica della cittadina messapica è in uno stato di totale abbandono e solo la buona volontà di pochi residenti e commercianti riesce ancora a tenerlo in vita.
A dimostrazione di quanto detto vi sono alcune foto che ritraggono solo parzialmente gli scempi che ho descritto. Spero che questo appello possa far smuovere qualche coscienza (anche politica), nel tentativo di salvare tale estimabile tesoro e conseguentemente di dare nuova linfa al futuro di questa città».