Mister Branà: «Partita decisa da episodi»
Quarantacinque minuti perfetti, durante i quali è stato lecito sognare ad occhi aperti; altri quarantacinque per ritornare ad una realtà che ha finito per premiare una squadra, come il Bitonto, che costa 10 volte più dell’Avetrana.
Non sempre Davide riesce ad abbattere Golia. L’Avetrana ci ha tentato, mettendo in campo quelle che sono le proprie armi: un gioco ormai rodato e una difesa solida. Ci stava anche riuscendo: dopo appena 8 minuti, Vincenzo Richella ha portato in vantaggio la squadra allenata da mister Giuseppe Branà.
Sino al 45’, l’Avetrana, pur avendo nel frattempo perso lo stesso Richella per infortunio, ha neutralizzato senza grosse difficoltà le disordinate e confusionarie manovre della capolista Bitonto. Prima del duplice fischio, però, Gigi Rana, sino ad allora ben tenuto a freno nella morsa dei due difensori centrali ospiti (Calò e Salto), si è ricordato del suo nobile pedigree. L’ex attaccante barese, spalle alla porta, ha agganciato una sfera proveniente dalla corsia mancina e, pur francobollato da Salto, si è girato e ha insaccato alla sinistra della porta difesa da Petranca.
«Questo gol ci ha tagliato le gambe» ammette mister Branà. «Probabilmente, andando all’intervallo con una rete di vantaggio, saremmo entrati in campo con maggiore convinzione. Inoltre, l’uscita dal campo per infortunio di Richella ha condizionato anche la nostra manovra offensiva, che è andata calando».
Ma in avvio di ripresa l’Avetrana avrebbe avuto l’opportunità di portarsi nuovamente in vantaggio. Un tiro-cross di Venza, dalla sinistra, è stato ribattuto abbastanza nettamente con un braccio dal difensore locale Aprile. L’arbitro, che era a pochi metri, ha fatto proseguire, evidentemente giudicando involontario il tocco e scatenando le proteste della squadra tarantina. Se avesse concesso quel rigore, in caso di trasformazione, il secondo tempo avrebbe sicuramente preso una piega diversa.
Invece il Bitonto, che, dopo il pareggio, ha guadagnato campo, è riuscito a raddoppiare con lo stesso Rana e, poi, a triplicare con Piperis. Così come in occasione della prima rete del Bitonto, la difesa dell’Avetrana, che resta fra le meno battute del torneo, non è stata proprio impeccabile.
«E’ stata una partita decisa dagli episodi» è il commento, a fine partita, del tecnico dell’Avetrana. «L’infortunio di Richella, il gol subito qualche istante prima dell’intervallo e il calcio di rigore non concesso hanno sicuramente influito sull’esito della contesa».
La sconfitta interrompe la lunghissima serie positiva (ben 15 turni) dell’Avetrana.
«Io e i calciatori siamo amareggiati» prosegue Branà. «Ma bisogna saper perdere e bisogna saper trarre degli insegnamenti da ogni sconfitta. Dobbiamo trasformare l’amarezza in rabbia agonistica per ripartire alla grande già da domenica prossima.
Cosa cambia per l’Avetrana dopo questa sconfitta? Assolutamente nulla. Il nostro obiettivo resta quello di raggiungere, al più presto, quota 35-36 punti, ovvero la salvezza. Poi potremo giocare con minori assilli, ma con la stessa intensità».