lunedì 25 novembre 2024


01/02/2018 07:44:00 - Provincia di Taranto - Attualità

Dureranno sino al 2020

 

Partono i lavori della copertura dei parchi minerari dell’Ilva di Taranto. Li farà la società friulana Cimolai, scelta dall’Amministrazione Straordinaria che anticiperà i costi per poi rivalersi su ArcelorMittal quando si perfezionerà la cessione degli asset del gruppo italiano. Domani si apre il cantiere del Parco minerali, a giugno partirà la copertura dei Parco fossili. I tempi previsti per la realizzazione delle opere sono 24 mesi per ogni parco. Dunque il 2020 sarà l’anno senza polveri.

Intanto resta alta la tensione fra istituzioni centrali e locali mentre i sindacati, impegnati in tavoli che qualcuno di loro definisce «quasi virtuali», chiedono di poter capire finalmente se ArcelorMittal è disponibile a garantire tutti e 14.000 di addetti del gruppo Ilva.

A due giorni dalla lettera dei quattro ministri (Ambiente, Salute, Sviluppo Economico e Mezzogiorno), che respinge in larga parte le richieste del Comune di Taranto e della Regione Puglia pur aprendo a un accordo di programma per Taranto, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano resta ancora silente. La Regione però sembra intenzionata a disertare l’«Osservatorio Permanente per il Monitoraggio dell’Attuazione del Piano Ambientale» dell’Ilva convocato per il 13 febbraio: «La Regione Puglia più volte invitata a nominare un proprio rappresentante, non ha ritenuto di provvedere» scandisce secca una nota del ministero dell’Ambiente.

Più conciliante il presidente del consiglio Paolo Gentiloni che parla di un Governo «aperto al dialogo» ma ben intenzionato a «non far scappare gli investitori». Il premier è rispettoso del «punto di vista del presidente della Puglia, del sindaco di Taranto: lo interpreto - dice - come il tentativo legittimo di ottenere le condizioni migliori, ma non credo che gli enti locali lavoreranno per far saltare l’investimento».











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