sabato 23 novembre 2024


22/02/2018 06:50:20 - Avetrana - Calcio

Intanto il patron Saracino difende tecnico e squadra

 

«Non permetto a nessuno di attaccare il mister e i miei ragazzi. Se avete qualcosa da dire e se ne siete all’altezza, criticate me».

A scendere in “campo”, questa volta, è direttamente Daniele Saracino, presidente dell’Avetrana. Lo fa per difendere il gruppo di calciatori e lo staff tecnico-dirigenziale protagonisti, sinora, di una stagione meravigliosa, da incorniciare e da custodire negli annali del calcio biancorosso. La sconfitta interna con il Casarano di domenica scorsa, indubbiamente, brucia. E’ indigesta sia per il risultato (lo 0-3 punisce severamente la squadra di casa, che nel primo tempo aveva espresso un calcio più fluido rispetto a quello degli ospiti), sia per l’occasione di balzare in testa alla classifica, grazie alla concomitante sconfitta dell’ormai ex capolista Bitonto, non sfruttata.

Ma un “passo falso” non può e non deve inficiare un torneo sinora superlativo. In fin dei conti l’Avetrana è al quinto posto in classifica, quindi nella griglia delle posizioni che danno diritto all’accesso ai play off, e ad appena tre punti dalla vetta della graduatoria.

Il riferimento del patron Saracino è probabilmente rivolto a qualche spettatore che, a fine gara, ha esternato giudizi negativi, passando dall’euforia del pre-partita al pessimismo della fine dell’incontro. Forse si è esagerato sia prima (l’obiettivo dell’Avetrana è stato raggiunto: è la salvezza), sia dopo (in fin dei conti, la squadra conserva un vantaggio di 3 punti sulla sesta in classifica e quindi è in piena corsa per conquistare un piazzamento inaspettato alla vigilia del campionato).

Sarebbe però un errore non trarre delle lezioni da questa sconfitta. Premesso che l’uno-due di avvio di ripresa del Casarano ha tramortito i biancorossi, congelando idee e gambe, forse bisogna riflettere sul numero di reti incassate nelle ultime giornate. Rispetto alla prima parte della stagione, la fase difensiva non è più ermetica. Qualche ragazzo sta attraversando un momento di appannamento, che ci può stare.

Ora occorre stringere i denti e trasformare la delusione per la sconfitta di domenica scorsa in rabbia agonistica da mostrare in campo nella prossima partita casalinga contro il Barletta.











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