SAVA - Oggi pi� di 100 bambini delle scuole savesi proporranno il "Canto di donna"

07/03/2018 09:26:47 - Sava - Attualit�

Una sola voce, all’unisono, per cantare SI al rispetto della donna, del suo essere madre e genitrice del (nel) mondo, biasimando chi nella violenza rifugia le proprie idee

È un percorso soprattutto educativo, il rispetto, che si impara da piccoli, tra i banchi di scuola. È cultura e come tale va insegnata ed acquisita.

È questa l’idea di fondo che porterà sul palco un grande coro, composto da più di 100 bambini delle classi quinte delle scuole primarie “Gigante” e “Bonsegna” di Sava. Una sola voce, all’unisono, per cantare SI al rispetto della donna, del suo essere madre e genitrice del (nel) mondo, biasimando chi nella violenza rifugia le proprie idee.

Il “Canto di donna” (questo è il titolo scelto per il concerto), si leverà mercoledì, 7 marzo 2018 dall’auditorium del “Del Prete – Falcone” di Sava e attraverso un repertorio eterogeneo canterà della donna, del suo essere madre e lavoratrice, canterà delle sue mani, del suo operato, del suo essere sempre presente.

“L’idea di CANTO DI DONNA – affermano le dirigenti delle due scuole, la dott.ssa Maria De Carlo per il “Giovanni XXIII” e la prof.ssa Alessandra Sirsi per il “Bonsegna” – nasce da una consueta collaborazione tra le interclassi di quinte e l’insegnamento di strumento musicale della secondaria di 1° grado di Sava.

Dopo i concerti di Natale e per la giornata della Memoria degli scorsi anni, quest’anno abbiamo puntato su un tema attuale, che potesse focalizzare l’attenzione sulla stretta attualità e sensibilizzare anche i più picocli nelle maniere consone alla loro età. Il concerto del Coro, sulla buona scorta degli anni passati, ci è sembrato essere lo strumento migliore”.

CANTO DI DONNA, patrocinato dal Comune di Sava, sarà preceduto da un intervento del CIF (Comitato Italiano Femminile), sezione di Sava a cura della sua Presidente, la prof.ssa Luigina Pedone, per poi lasciare spazio alla musica e alle parole di un coro, le cui voci, si spera, si moltiplicheranno nel tempo per riecheggiare il rispetto per la donna in particolare, il rispetto per ciò che ci dà la vita, in generale.