Cronaca di uno spazio primordiale, immenso, bianco e silenzioso, e di un piccolo punto nero che lo abita, della sua solitudine e della sua tristezza
In principio erano puntini, poi linee, e prese forma la storia. Del mondo. Per “favole&TAmburi”, la rassegna di teatro ragazzi del Crest, domenica 18 marzo, alle ore 18 al TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, va in scena “Punto e punta”, testo e regia Marco Renzi, tratto dal libro “La storia di un punto” scritto da Marco Renzi e illustrato da Fabio Magnasciutti, con Mirco Abbruzzetti e Simona Ripari, musiche originali Rodolfo Spaccapaniccia, immagini video Mirko Viti, costumi Valentina Ardelli, pupazzi Lucrezia Tritone, scene Paolo Figri e Giacomo Pompei su disegno di Paolo De Santi, voce fuori campo Beatrice Bellabarba, luci e suoni Simone Agostini e Matteo Fadi, produzione Proscenioteatro (Porto San Giorgio, FM). Durata 60 minuti. Biglietto 6 euro.
Dalle ore 17, lo staff dello Junior TaTÀ sarà ad attendere il giovane pubblico, per coinvolgerlo, gratuitamente, nell’animazione “Aspettando… gioco”. Info: 099.4725780 (int. 1) - 366.3473430.
La vera, incredibile e mai prima d’ora raccontata, storia del mondo. Cronaca di uno spazio primordiale, immenso, bianco e silenzioso, e di un piccolo punto nero che lo abita, della sua solitudine e della sua tristezza. Di una provvidenziale punta che arriva, del loro incontro, e di tanti puntini scalmanati che nascono e che, prendendosi per mano, diventano linee. Cronache di linee curiose che incastrandosi vanno a formare delle inaspettate figure geometriche, che a loro volta, mosse da irrefrenabile attrazione, si compongono, disegnando il mondo delle origini, quello in bianco e nero.
Storia della prima pioggia, dell’arcobaleno, della scoperta dei colori e di Nerone, il tiranno che li tiene prigionieri. Racconto di una spettacolare evasione, di colori fuggiaschi che dipingono il mondo intero. L’ira di Nerone, le armate che avanzano e si dispongono, dando vita alla più lunga ed incruenta battaglia che l’umanità abbia mai conosciuto. Voci di una guerra che ancora oggi si combatte, ogni ora, ogni minuto, per la quale nessuna goccia di sangue è stata mai versata.