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01/05/2018 07:35:26 - Avetrana - Calcio

«Voglio rivolgere un plauso ai miei ragazzi: sono stati splendidi. Abbiamo fatto qualcosa forse irripetibile. Un ringraziamento anche alla società e ai tifosi. Mi dispiace, ci ho creduto sino alla fine, ma forse abbiamo pagato l’inesperienza»

 

E’ l’analisi di mister Giuseppe Branà alla sconfitta (0-2) contro l’Omnia Bitonto nella semifinale dei play off di Eccellenza. Sono dunque i baresi a proseguire il cammino: domenica saranno ospiti del Casarano nell’ultimo atto di quest’appendice al campionato (la vincente disputerà i play off nazionali).

«Forse è stata la migliore delle tre partite disputate contro l’Omnia Bitonto» le parole del tecnico Branà. «Il rigore, parato dal portiere ospite, avrebbe potuto cambiare il copione della partita».

A fine gara qualche tifoso ha beccato capitan Cappellini, reo appunto di non aver trasformato il penalty che avrebbe riportato in parità le sorti dell’incontro.

«Le critiche a Cappellini sono state ingenerose. Se siamo arrivati terzi alla fine della stagione regolare e, pertanto, ci siamo qualificati per i play off, buona parte del merito è anche del nostro capitano. I rigori, poi, li sbaglia chi li tira: può succedere. Dobbiamo crescere ancora nella gestione della partita».

Forse inconsapevolmente, mister Brana si avventura nel “futuro”. Un segnale?

«No, non ho parlato con la società, per cui non posso dire nulla del mio futuro. Offerte da altre squadre? Non me ne sono arrivate».

Mister Branà lascia aperta però la porta all’Avetrana.

«Ho sempre detto che, visto l’età media della squadra, l’Avetrana, con 2-3 innesti, ha un grande futuro».

Ritornando alla partita, indubbiamente l’Omnia, che ha in squadra diversi elementi che hanno militato in categorie superiori, ha saputo brillantemente imbrigliare il gioco dell’Avetrana: ha intasato le corsie esterne e ha sistematicamente raddoppiato sui portatori di palla locali. A quel punto, la manovra dell’Avetrana si è inaridita. Ad eccezione del calcio di rigore, il portiere ospite Vitucci non è stato mai chiamato in causa.

Ottime le prove di Guerra (di gran lunga il migliore per volontà e visione di gioco) e Salto (il più determinato della sua squadra: pur essendo difensore centrale, ha chiuso la partita al centro dell’area avversaria).











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