domenica 29 dicembre 2024


22/05/2018 06:27:50 - Avetrana - Attualità

Piero De Padova, presidente CIA Due Mari, lancia il grido d’allarme: «Se non ci muoviamo, vi suggerisco di farvi i selfie con i nostri olivi secolari perché tra non molto non ce ne saranno più»

 

«La Xylella è arrivata ad Avetrana. Occorre intervenire al più presto per evitare un dramma».

Piero De Padova, presidente CIA Due Mari, lancia il grido d’allarme. L’economia di Avetrana si è sempre fondata su una monocoltura: l’ulivo. La Xylella potrebbe mettere in ginocchio, in poco tempo, la cittadina, il cui reddito trae il maggior sostentamento proprio dall’olivicoltura.

«E’ un vero e proprio dramma, un peso troppo grande per gli agricoltori avetranesi» le parole di De Padova, anch’egli avetranese e imprenditore del settore. «Quando la Xylella arriva su un territorio non c’è scampo. Sono stato a Gallipoli e, a distanza di 5 anni, c’è un deserto di olivi secchi. Un cimitero di monconi. Devastante».

Il quadro non si discosta di molto in aree ancora più vicine ad Avetrana.

«Anche ad Oria ha avuto l’effetto di un altro flagello, un altro colpo al cuore. Ora nuovi focolai si segnalano nel nord brindisino, al confine con la provincia di Bari».

Vengono auspicati, dunque, urgenti ed efficaci interventi per debellare questo batterio.

«Stiamo cercando di fare il punto con gli esperti del settore per capire il da farsi. Per salvare gli alberi occorre procedere celermente. Le soluzioni che sono sul tavolo oggi? In una zona infetta, gli alberi già colpiti dalla Xylella andrebbero tagliati perchè sono una fonte di inoculo per nuove infezioni. Per chi non volesse farlo, potrebbe potare, innestare con cultivar tolleranti o resistenti, arare e fare un minimo di trattamenti. Per salvare i grandi olivi secolari, oggi occorre fare questo».

Per il presidente di CIA Due Mari c’è quindi ancora uno spiraglio per sperare di salvare un grandissimo patrimonio.

«Il nostro territorio si può ancora salvare. Almeno proviamoci» è il consiglio di De Padova. «Innestate: c’è una nuova tecnica a trapano, facile e veloce. Per chi volesse saperne di più, l’assistenza tecnica è gratuita. Non esitate a contattarmi. Innestate ora che le piante non sono ancora infette. Se non ci muoviamo, vi suggerisco di farvi i selfie con i nostri olivi secolari perché tra non molto non ce ne saranno più».

Recentemente, in un forum che si è svolto a Presicce, il presidente nazionale CIA Agricoltori Italiani Dino Scanavino e il presidente regionale CIA Puglia Raffaele Carrabba si sono impegnati a portare l’emergenza Xylella ai tavoli di Bruxelles, chiedendo un impegno urgente del futuro governo italiano.

«L’avanzata inesorabile del contagio riguarda tutti. E’ una questione nazionale: la Puglia non può essere lasciata sola se non si vuole che il batterio continui a espandersi. Il prossimo governo dovrà mettere in agenda la questione Xylella come una delle proprie priorità, cercando una nuova e più proficua interlocuzione con Bruxelles: l’Europa deve rendersi conto che Regione, Comuni e, soprattutto, gli agricoltori stanno facendo il possibile con le risorse a disposizione, che sono largamente insufficienti. Scriveremo ad Emiliano per rappresentargli le nostre impressioni e le nostre proposte dopo la visita compiuta nel Salento».











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