sabato 23 novembre 2024


24/06/2018 11:15:10 - Avetrana - Calcio

Si spera possa servire a chiarirsi e ad allontanare i nuvoloni che si sono addensati sul futuro del calcio biancorosso

 

Un incontro, fissato per martedì prossimo alle 10, per cercare di porre le basi affinchè il calcio avetranese superi la crisi.

Dopo la lettera inviata nei giorni scorsi, Antonio Minò scrive ancora al presidente del sodalizio biancorosso Daniele Saracino per invitarlo a Palazzo di Città. Un confronto, allargato anche agli altri dirigenti dell’Avetrana, per chiarirsi e per verificare i margini esistenti per evitare la scomparsa del calcio in questa cittadina.

In effetti, la reazione del patron Saracino alla prima lettera del sindaco Minò era stata abbastanza dura.

«Quando scoppia una guerra non c’è mai un vincitore e ciò che rimane sono solo macerie» aveva scritto Saracino sul proprio profilo facebook. «Ad oggi non ho ricevuto una sola telefonata da parte del sindaco: altro che tende la mano. Ho solo avuto dei piccoli scambi di parole con Alessandro Scarciglia e Mario De Marco (rispettivamente vice sindaco e capogruppo della maggioranza, ndr). Credo siano le sole due persone che hanno capito l’importanza del problema. Sono disposto ad un incontro pubblico per trovare una soluzione alla crisi».

Minò non ha esitato, pertanto, a convocare questo incontro, che gli sportivi avetranesi sperano possa essere realmente risolutivo. Occorre capire cosa si aspetta l’Avetrana dal Comune, oltre al consueto contributo economico che, solitamente, viene erogato in questo periodo dell’anno. Per l’impianto calcistico, omologato sino al 2021, bisognerà attendere notizie dal Coni: il progetto di ristrutturazione generale è stato presentato da alcuni mesi e, pertanto, si spera possa essere finanziato.

Per tutte le altre esigenze, quello di martedì sarà sicuramente l’occasione per avviare un dialogo che si spera possa essere costruttivo. Comprendiamo le difficoltà del patron Saracino: il torneo di Eccellenza costa non poco. Una sola persona (o quanto meno un gruppo ristrettissimo di appassionati di calcio) non può sostenere a lungo l’onere di un club calcistico a questi livelli. Ma in che modo il Comune potrà ulteriormente contribuire?











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