sabato 23 novembre 2024


27/07/2018 08:53:35 - Avetrana - Calcio

Si chiamerà Alto Salento Avetrana, giocherà solo due partite a San Pancrazio e punterà su calciatori della zona

 

«Non avevamo alternative: abbiamo scelto di modificare la denominazione da Avetrana ad Alto Salento Avetrana con l’intento di coinvolgere operatori economici della zona, che, però, in qualche modo volevano sentire propria la squadra. Le partite interne si disputeranno ad Avetrana, ad eccezione di un paio di gare, ovvero quelle con avversari che hanno una folta tifoseria al seguito (ad esempio il Brindisi). Per queste partite ci trasferiremo a San Pancrazio Salentino, la cui struttura dispone di un’ampia area riservata ai tifosi della squadra ospite».

Cade finalmente il velo di mistero sulla nuova stagione dell’Alto Salento Avetrana.

«Ero arrivato sul punto di mollare» ha raccontato l’altro ieri sera il patron Daniele Saracino. «Lo scorso anno il campionato di Eccellenza è costato 180mila euro. Di questa somma, 100mila euro sono stati introitati attraverso le sponsorizzazioni e gli incassi delle gare interne. Per il resto dei costi, abbiamo dovuto far fronte in tre. Una situazione non più sostenibile, insomma. In alcuni momenti ho pensato a cedere il titolo sportivo. Poi si è però palesata questa possibilità. Tenendo conto che, nella scorsa stagione, una parte del pubblico arrivava dai paesi vicini (Manduria, Erchie, San Pancrazio, per fare alcuni esempi) e che proprio in questi paesi avremmo potuto raccogliere sostegno e contributi da operatori economici, abbiamo deciso di tentare questa via. La modifica della denominazione è stata necessaria per poter contare sui contributi di gente dei paesi limitrofi, disponibile ad aiutarci, ma a condizione di essere in qualche modo coinvolta nella nuova esperienza agonistica.

La squadra continuerà ad essere di Avetrana e giocherà tutte le partire casalinghe (con un paio di eccezioni) ad Avetrana. Perché queste eccezioni? Lo stadio “Celestino Laserra” può ospitare solo 70 tifosi della squadra avversaria. Lo scorso anno, nelle gare con Fasano e Casarano, le società avversarie avevano richiesto sino a 1.000 biglietti, ma abbiamo dovuto rinunciare ad incassi che ci avrebbero consentito di coprire quasi le spese di un mese.

Se il calcio deve sopravvivere, dunque, dobbiamo pure poter contare su entrate più consistenti. Inoltre, cercheremo di avviare un discorso di collaborazione con le scuole calcio di qualche centro limitrofo».

Daniele Saracino resterà al timone della società. Ma nei prossimi giorni il club avrà un nuovo assetto societario.

Dalla conferenza stampa dell’altro ieri sera, si è altresì appreso che si punterà su calciatori della zona (non ci saranno più i “professionisti del calcio”, cui bisogna garantire vitto e alloggio) e si farà a meno del direttore sportivo.

«L’obiettivo? Resta lo stesso degli altri due anni del torneo di Eccellenza» ha dichiarato Saracino. «Punteremo a salvarci».











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