Lo sfogo di mister Pino Gidiuli
Una giornata da dimenticare per il Maruggio. E non solo per la sconfitta.
«A Maglie non è stata una partita di calcio» racconta mister Gidiuli. «Il primo tempo era scivolato via tranquillamente. Ad un certo punto, il maglie ha reclamato un calcio di rigore, che l’arbitro, a mio avviso giustamente, non ha assegnato. Da allora non si è capito più nulla. Fra primo e secondo tempo sono entrati negli spogliatoi degli estranei. Abbiamo sentito minacciare l’arbitro. Al rientro negli spogliatoi, poi, noi abbiamo trovato la porta aperta: erano stati rubati tutti i soldi dei nostri calciatori».
Il Maruggio ha presentato una denuncia ai Carabinieri di Maglie.
«Ho l’impressione che non ci abbiano creduto» racconta ancora Gidiuli. «Infatti i Carabinieri hanno chiesto i nomi di tutti i calciatori cui erano stati rubati i soldi. Addirittura hanno chiesto al nostro custode se non avevamo chiuso bene la porta, che non era stata forzata. Il nostro custode ha dimostrato, dopo aver dato una mandata di serratura, che la porta del nostro spogliatoio si apriva con una spallata».
Il danno, dunque, e la beffa.
«Nel secondo tempo l’arbitro vedeva solo un colore. Forse avrà avuto paura. Ha anche assegnato un rigore inesistente al Maglie. Rigore che ha deciso la partita. Poi non si è più giocato al calcio. Una giornata, insomma, in cui di sport non c’è stato proprio nulla. Eppure all’andata avevamo perso in casa, ma abbiamo trattato il Maglie da signori».
Una sconfitta che scalfisce il buon campionato sin qui disputato dal Maruggio, ora risucchiato verso il basso. La sosta di Natale giunge opportuna anche per cercare di recuperare qualche elemento infortunato. De Nicola, ad esempio, sembrava recuperato (questo era stato l’esito dell’ecografia di ieri). Dopo 10 minuti, però, ha accusato lo stesso problema. Ora i tempi per il recupero rischiano di essere molto più lunghi.