«Questa esigenza di individuare luoghi nuovi è stata da noi avvertita seguendo quella che è l’evoluzione del costume e della società, alla quale l’Amministrazione comunale savese ha dato ascolto, andando incontro alle numerose esigenze e richieste manifestate dalla cittadinanza»
Da qualche giorno, a Sava, è possibile sposarsi civilmente anche presso il parco Sassi, il Museo dell’Olio e la sala Lomartire, oltre che nelle sale che tradizionalmente hanno sempre rappresentato la cornice per questi eventi, quali la sala consiliare, la sala Amphopolis e la stanza del sindaco.
«Questa esigenza di individuare luoghi nuovi è stata da noi avvertita seguendo quella che è l’evoluzione del costume e della società, alla quale l’Amministrazione comunale savese ha dato ascolto, andando incontro alle numerose esigenze e richieste manifestate dalla cittadinanza» spiegano, congiuntamente, il sindaco Dario Iaia e l’assessore alla Cultura Verdiana Toma. «Crediamo fortemente in questo provvedimento e in questa novità, proprio perché riconosciamo, nel nostro paese, la presenza di luoghi che ben si predispongono anche a questo fine. Riteniamo che aprire le porte dei nostri luoghi più belli e suggestivi ai nubendi residenti e non, possa accrescere la conoscenza e la fruibilità di spazi che spesso non sono valorizzati come dovrebbero semplicemente perché poco conosciuti. Dare modo di contestualizzare un’esperienza di per sé carica di emozione in un luogo che ne esalti e rispetti l’autorevolezza e la magia ci è sembrata una buona risposta all’esigenza riscontrata».
Il primo cittadino Iaia e l’assessore Toma si soffermano ulteriormente sulla genesi della scelta.
«Sono stati i nostri concittadini per primi a suggerire ciò che oggi è divenuto realtà a Sava. Circa un anno fa è stata celebrata presso il Museo dell’Olio la rievocazione di un matrimonio contadino, un format originale ideato dal GOT. Iniziativa che, grazie alla collaborazione tra le associazioni locali, T.I.R., Gruppo Culturale Savese e Amici del Museo dell’Olio, ha dato avvio ad un circolo virtuoso di interesse diffuso tra le coppie che fino ad oggi si sono mostrate entusiaste rispetto alla possibilità fornita dal nostro Comune. Qualche giorno addietro, si è celebrato il primo matrimonio all’interno della splendida cornice del parco Sassi e possiamo garantire che è stata una esperienza straordinaria sia per gli sposi che per gli invitati ed i tanti curiosi che hanno assistito all’evento. Noi riteniamo che una comunità cresca anche in questo modo. Ora, stiamo lavorando, insieme al prof. Antonio Cavallo ed altri amici, per la apertura del museo etnologico presso il palazzo Spagnolo Palma che diverrà anch’esso luogo ove sarà possibile sposarci civilmente».