Aveva nella bocca un amo
Uno squalo arriva sulla spiaggia di Ginosa Marina. Il grande predatore dei mari è stato trovato ieri mattina nella litoranea tarantina. Si tratta di uno squalo del genere «testa piatta». L’esemplare di una specie in estinzione è lungo quasi tre metri e pesa oltre due quintali. La scoperta del corpo senza vita è stata fatta da un bagnante di passaggio: l’animale è stato portato dalla marea poco lontano dagli stabilimenti balneari, vicino la foce del fiume Bradano.
Sul posto sono intervenute le forze di Lega Ambiente assieme ad un veterinario esperto di fauna marina per capirne le cause del decesso. L’animale avrebbe abboccato a un palamito per la pesca dei tonni e sarebbe morto a causa delle ferite riportate dal grosso amo con cui è stato pescato. In natura, lo squalo capopiatto (Hexanchus griseus Bonnaterre, 1788), meglio noto come sei branchie, appartiene al genere Hexanchus ed è il più grande squalo della famiglia Hexanchidae, in quanto può raggiungere i 5,4 metri.