La soddisfazione del sindaco Iaia
Il Comune di Sava compie un passo in avanti verso la tutela dei diritti di ogni persona: il Consiglio comunale ha approvato le modalità operative per la presentazione del testamento biologico.
L’Ufficio dello Stato Civile si è dotato di un elenco dove verranno registrate le disposizione anticipate di trattamento da parte dei cittadini residenti a Sava. In sostanza, si tratta di una dichiarazione resa di propria spontanea volontà, contenente la manifestazione di volontà in materia di trattamenti sanitari, oltre al consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari, in previsione della eventuale futura incapacità di autodeterminarsi.
“Un tema delicato e complesso - precisa il primo cittadino Dario Iaia - che però, questo territorio intende affrontare con consapevolezza e responsabilità. Purtroppo, tanti fatti di cronaca ci rimandano a situazioni difficili da gestire in casi critici ed allora, ritengo che conoscere e rispettare la volontà del diretto interessato sia importante per capire come muoversi”.
Ed infatti, la dichiarazione deve essere presentata dal “disponente”, che è colui che sottoscrive la dat e che può nominare un fiduciario. Interessante quest’ultima figura che corrisponde alla persona di fiducia del disponente, una sorta di custode delle sue volontà, che ne farà le veci o lo rappresenterà nelle relazioni con il medico o con le strutture sanitarie. Ovviamente, questo si renderà necessario nel caso in cui il disponente si trovasse nell’incapacità di esprimere consapevolmente la propria volontà relativamente ai trattamenti proposti.
Dunque, il testamento biologico potrà essere consegnato direttamente e personalmente, previo appuntamento telefonico o via mail, all’ufficio dello stato civile.
Con questo provvedimento, il comune di Sava intraprende un percorso avviato dalla legge nazionale, entrata in vigore a gennaio di quest’anno, definendo concretamente però le modalità organizzative.
Sava a dire il vero, da alcuni anni, si mostra particolarmente sensibile, al tema dei diritti della persona. E’ stato infatti, uno tra i primi comuni a celebrare un matrimonio civile tra coppie omosessuali ed è anche in prima fila tra gli enti dotati di un registro di dichiarazioni di volontà all’espianto di organi. A dicembre del 2014, la giunta comunale, con una delibera, aderì al progetto “donazione degli organi come tratto identitario: una scelta in comune”. Grazie a quell’ indirizzo politico, il comune di Sava ed il responsabile dell'area affari generali, Palma Soleto, promotrice del progetto, attivò il collegamento telematico con il centro nazionale trapianti nel cui database vengono trasferite le dichiarazioni di volontà all'espianto di organi e tessuti. Ad oggi, in virtù di quel provvedimento, Sava balza ai primi posti tra i comuni più generosi, proprio per l’elevato numero di adesioni alla donazione di organi.