sabato 23 novembre 2024
Massimo Pezzarossa: «Nell’Udc i valori della democrazia. Sostegno alle posizioni dell’attuale dirigenza del partito»
«Avendo negli ultimi periodi assistito, attraverso la stampa, a dichiarazioni sporadiche di taluni che si reputano fondamentalmente “Democristiani”, oltre che strateghi della politica locale e non solo, ma soprattutto ereditari di plebiscitari consensi nella città, ma che alla fine soffrono solo ed esclusivamente del “morbo del protagonismo”, ho voluto inviarle questa mia lettera, chiedendole la pubblicazione, perché sento la necessità di poter affermare un mio personale parere, da simpatizzante, da elettore e tesserato Udc, su alcuni aspetti importanti della vita del locale partito e non solo.
Tengo a precisare, che la mia famiglia, da sempre e senza alcuna ipocrisia di sorte, si è definita “Democristiana”. Da sempre, ci siamo spesi, nel nostro piccolo e con le nostre forze, soprattutto con umiltà ed in rispettoso silenzio dietro il palcoscenico della politica, credendo in quei “valori” che da generazioni abbiamo ereditato dai nostri nonni, ma soprattutto, contribuendo nel nostro piccolo e sempre in silenziosa ombra, ad aiutare politicamente ed elettoralmente “quegli uomini”, i vari “ dirigenti di partito “ che si sono succeduti.
Il rispetto della persona e della dignità altrui è uno dei valori cardini che Don Luigi Sturzo ci ha tramandato e che mio padre ha sempre posto al primo punto nel momento educativo nei nostri confronti.
L’Udc è l’erede della Democrazia e di quei Valori, per questo io ci credo e continuo a dare il mio contributo, rispettando con ammirazione il nostro grande leader Pier Ferdinando Casini.
Nello stesso tempo, con convinzione, ora più di prima, rispetto ed ammiro “l’attuale” dirigenza locale per il lavoro che si sta facendo, nell’interesse della crescita e nella più diffusa trasparenza dell’Udc a Manduria.
Le meschinerie e le falsità finalizzate ad altri obiettivi hanno le gambe corte e da sole, anzi da soli, verranno allo scoperto. Noi abbiamo la pazienza di aspettare, anzi di aspettarli.
Di questo schifo di politica noi vogliamo prendere le distanze.
Per questi motivi, la grinta, l’entusiasmo, la forza delle nostre idee, destano in me la voglia di lottare, di cambiare, di voltare pagina contro una politica fatta solo di personalismo e di tanta ma tanta ipocrisia.
Con l’attuale dirigenza locale, nella persona del commissario cittadino e consigliere provinciale Mimmo Lariccia, condivido pienamente il concetto cardine di “ Libertà “, perché Udc è sinonimo di libertà, l’Udc è il Partito Libero e Democratico, aperto a tutti e con tutti, tra la gente e con la gente, per questo a mio parere Noi siamo l’alternativa.
Non sopportiamo più, l’ostentazione del puro egocentrismo perché “ IO “ non sono l’Udc, “ NOI” siamo l’Udc, pertanto ognuno dei suoi componenti nel proprio interno è tenuto al rispetto degli altri e delle loro idee, ognuno è tenuto al rispetto della lealtà e della trasparenza del proprio operato.
Episodi di prevaricazione rivelano solo ed esclusivamente “ IMMATURITA’ e SUPERBIA “.
Non voglio, con questo, espormi a critiche di sorta, voglio solo avere il coraggio di essere “ LIBERO “ di dire la mia nel rispetto assoluto di chi ho davanti.
Ed in questo contesto permettetemi una cosa, una piccola parentesi: sono una persona che vive onestamente con il guadagno del proprio lavoro di operaio.
Né io né la mia famiglia, abbiamo mai beneficiato di alcunché da nessuno, di coloro che ora hanno ben presto dimenticato il passato e soprattutto l’aiuto e l’entusiasmo che io e la mia famiglia abbiamo profuso per la Loro crescita politica; tanto da poterci offendere e far mancare quel rispetto che la mia famiglia con sudditanza, per il bene del Partito e di quei Valori, ha da sempre mostrato e prestato.
Non fa nulla, Noi andiamo avanti, sempre a testa alta, non siamo dei pecoroni, ed abbiamo una dignità, vogliamo essere Liberi di esprimerci, di pensare e di contribuire nell’azione politica del “ NOSTRO “ Partito nell’unico ed esclusivo interesse della città, il famoso Bene Comune che un politico non dovrebbe mai dimenticare.
Nel tempo, abbiamo accumulato, tante esperienze negative, tante delusioni, tante false speranze, ma siamo caduti sempre in piedi.
Io e la mia famiglia siamo imperterriti, siamo ancora qua, al fianco di quello scudo crociato, pronti a lottare e con l’entusiasmo di chi ci crede per davvero in quei valori racchiusi in quella croce con lo sfondo bianco.
Penso ancora di avere cose importanti da dire, “ NOI GIOVANI “ abbiamo cose importanti da dire e non permetteremo più a nessuno di pensare al posto nostro, vogliamo essere protagonisti con umiltà e rispetto degli altri, ma soprattutto con dignità; basta essere spettatori di quella politica becera e squallida che sembrerebbe che a tutto pensi, ma non al “ BENE COMUNE “; vogliamo essere alternativi alla politica del protagonismo, alla politica dell’ “ IO “ che oltretutto raramente ci ha portato alla vittoria.
Credo fortemente (per questo lo voglio dire con trasparenza), nell’attuale e dinamica dirigenza locale, sicuramente capace di dare alla nostra Manduria, al nostro Territorio una marcia in più. Dirigenti di Partito che credono veramente nei Giovani ma che nel contempo ascoltano e soprattutto rispettano la dignità e quello che dicono i meno giovani, la Nostra Vera risorsa.
Per questi motivi, sento davvero il Piacere di stare in questo Partito, in questo Gruppo, prima di amici, poi politico, perché per NOI dell’Udc, Manduria e i giovani sono al centro dell’attenzione e del Nostro operato, un operato concreto e importante per il Bene Comune.
Tutto ciò che è aleatorio non deve più esistere ed io ho totale fiducia in questa Nuova e Nostra Politica, verso la quale porto rispetto e spirito collaborativo.
Agli amici, a coloro che nel corso degli anni ci hanno visto sempre al fianco a portare acqua in quel pozzo infinito senza poterci mai specchiare in rispettoso ed ipocrita silenzio, mi permetto di dire: abbiate il coraggio di pensare, di dire con tranquillità e soprattutto in Libertà, la vostra….. !
Io in questo confido!»
Massimo Pezzarossa
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