Felici tutte le scelte operate dall’allenatore. La squadra ha iniziato ad assimilare gli schemi del tecnico
E’ stata la vittoria di mister Branà. Gran parte dei meriti del primo successo stagionale vanno sicuramente ascritti al giovane tecnico di Nardò, che continua a confermarsi abile stratega e fine conoscitore dei singoli.
Dopo aver già incontrato due volte il Gallipoli in Coppa Italia, l’allenatore dell’Avetrana ha scelto, per il confronto in campionato, di lasciare il pallino del gioco ai salentini, per poter essere pronti a far scattare le ripartenze letali dei suoi ragazzi. Il Gallipoli è cascato in questa trappola. Ha cercato di far girare la palla sulla trequarti avetranese, senza però mai trovare il pertugio giusto per mettere gli attaccanti nelle condizioni di battere a rete: nell’arco dell’intera partita il portiere avetranese Maraglino non è mai stato realmente impegnato.
Posizionando buona parte dei propri uomini nella metà campo avetranese, il Gallipoli ha scoperto il fianco alle ripartenze biancorosse. Ingenuità che è costata cara in occasione delle due reti, ma che poteva fruttare alla squadra di casa anche qualche altro gol. Non è un caso che il portiere ospite Passaseo sia risultato fra i migliori della propria squadra.
Mister Branà è stato poi premiato anche per le scelte effettuate. Ha cambiato entrambi gli esterni bassi della sua squadra: lo juniores Nunzella (’99) ha lasciato il posto a Pignatale (’00) a destra, mentre Margagliotti ha ricevuto il testimone da Romano. Scelte, queste, che a prima vista potevano sembrare azzardate. Nunzella, infatti, garantisce più esperienza di Pignatale, alle prime esperienze in Eccellenza, mentre Romano è bravo nella fase di chiusura ed è sempre pronto a garantire spinta sulla propria corsia. I fatti, invece, hanno dato ragione al tecnico di Nardò: Pignatale e Margagliotti sono risultati inappuntabili.
Non solo. Mister Branà ha cambiato, alla ripresa del gioco dopo l’intervallo, il centromediano Franco (sinora colonna portante del centrocampo), con il senegalese Ngom: altra intuizione felice, in quanto il centrocampista di colore ha garantito muscoli e centimetri in fase difensiva.
Ha infine tenuto in campo sino al 90’ capitan Cappellini, in giornata “grigia”. Anche questa si è rivelata una scelta vincente: al 94’, dopo che D’Ettorre ha conquistato la sfera sulla propria trequarti, Cappellini ha tagliato in velocità tutto il campo, per poi fornire l’assist a Ciriolo nell’azione del 2-0.
La squadra ha dimostrando di aver assimilato il modulo di gioco di Branà: niente possesso palla, ma azioni veloci per cercare di sorprendere l’avversario. Modulo che ha consentito di festeggiare la prima vittoria in campionato.