sabato 23 novembre 2024


29/11/2018 09:33:15 - Avetrana - Attualità

Il Comune di Avetrana aderisce all’iniziativa di C.I.A. e sarà presente a Roma con la presidente del Consiglio Comunale Giovanna Greco

 

La C.I.A. Agricoltori Italiani ha deliberato di affrontare a livello nazionale le impellenti tematiche della manutenzione infrastrutturale del territorio, della gestione del suolo, della fauna selvatica, del mantenimento della biodiversità e delle politiche per l’economia e la società.

Gli organismi nazionali, di concerto con quelli territoriali, hanno deliberato di coinvolgere in maniera diretta gli enti locali territoriali, ed in primis i Comuni, istituzioni che quotidianamente sono alle prese con le problematiche innanzi accennate.

Il Comune di Avetrana, oltre ad approvare l’ordine del giorno (che segue), ha stabilito di partecipare all’iniziativa di stamani a Roma (ore 10,30, auditorium della Conciliazione), con la presidente del Consiglio comunale, Giovanna Greco, delegata dal sindaco Antonio Minò.

Ecco l’ordine del giorno approvato dal Comune di Avetrana.

 

DEFINIZIONE DI UN PROGETTO DI MANUTENZIONE INFRASTRUTTURALE DEL TERRITORIO NAZIONALE

 

Premesso che:

I diffusi ritardi infrastrutturali e la necessità di manutenzione del territorio nazionale sono stati drammaticamente riportati alla ribalta dagli eventi che, nel mese di agosto, hanno colpito la città di Genova.

I territori italiani sono sempre più colpiti da fenomeni di erosione, frane ed alluvioni. Si stima che l’8% del territorio nazionale e 6 milioni di residenti siano esposti ad alto rischio idrogeologico e che i comuni interessati da questi fenomeni siano oltre l’80% del totale

Le conseguenze derivanti dai fenomeni sopra evidenziati assumono una connotazione particolarmente accentuata nelle aree interne e rurali del paese le quali, conseguentemente, sono sempre di più a rischio abbandono e scomparsa.

Il ruolo dell’agricoltura e degli agricoltori diventa particolarmente strategico per arginare i fenomeni sopra richiamati. La presenza di una agricoltura sostenibile rappresenta, infatti, il miglior presidio contro il dissesto.

Una “rinascita” infrastrutturale del paese passa necessariamente attraverso percorsi in grado di favorire relazioni virtuose tra le varie risorse socio-economiche diffuse sul territorio (agricoltura, cultura, turismo, artigianato, commercio, servizi, manifattura, ecc..).   

Per invertire la rotta, in particolare sul fronte dell’abbandono e della senilizzazione della popolazione residente nelle aree rurali e marginali del Paese, una gestione efficace dell’immigrazione può rappresentare un’opportunità da cogliere soprattutto.

 

Ritenuto che:

La definizione di un progetto di manutenzione infrastrutturale del territorio nazionale non è più rinviabile e, in tale ambito, l’agricoltura, alla pari e in piena sinergia con le altre risorse socio-economiche dei territori, dovrà svolgere un ruolo da protagonista.

Tale progetto, una volta definito il suo obiettivo generale, dovrà necessariamente essere attuato attraverso una serie d’iniziative tra cui prioritarie sono:

  • Politiche e interventi orientati al governo del territorio: dalla prevenzione dei disastri ambientali, al mantenimento della biodiversità, fino alle politiche di gestione del suolo e alle azioni per la riduzione del gap infrastrutturale (in particolare nelle aree interne e rurali del Paese).
  • Azioni che possano favorire e sviluppare politiche di filiera a forte vocazione territoriale. In tale ambito, sarà necessario allargare le relazioni settoriali “classiche” a nuovi orizzonti (mondo produttivo, artigianale, turismo, commercio, consumatori, collettività) e, al loro interno, favorire processi d’innovazione sostenibile (anche sociale).   
  • Nuove e più incisive politiche di gestione della fauna selvatica, i cui danni hanno assunto una dimensione insostenibile anche in termini sicurezza nazionale, necessarie per avviare il processo di revisione del quadro normativo nazionale (legge n.157/92). In quest’ottica, la separazione tra l’interesse privato/ricreativo riscontrabile nell’attività venatoria e quello pubblico, riferibile al contenimento e alla gestione dei carichi, non è più rinviabile.  
  • Un rinnovato protagonismo degli Enti locali sul fronte della politica agricola comune, visto il ciclo di riforma in itinere e le tante implicazioni della Pac sul progetto che si vuole definire.
  • Specifiche politiche d’integrazione all’interno delle aree interne del Paese al fine di favorire processi di ricambio generazionale e salvaguardare l’assetto socio-economico dei territori rurali.

Considerato che:

Per la definizione del progetto richiamato e per il raggiungimento dei suoi specifici obiettivi i Comuni e tutti gli altri Enti locali rappresentano il primo e più strategico riferimento istituzionale e, per tali ragioni, sono chiamati a svolgere un ruolo da protagonista.  

La CIA-Agricoltori Italiani, ai vari livelli territoriali, è da tempo impegnata su tali tematiche. Tale impegno si è concretizzato sia attraverso iniziative progettuali che ne hanno caratterizzato l’agenda politica degli ultimi anni sia in una costante azione di sensibilizzazione nei confronti delle istituzioni e della politica. 

Tutto ciò premesso, ritenuto e considerato:

il Consiglio Comunale di Avetrana

Impegna il Sindaco e la Giunta

a farsi promotore, per quanto di competenza e sul territorio di riferimento, delle politiche, azioni e interventi proposti dalla CIA-Agricoltori Italiani e necessari alla definizione di un progetto di manutenzione infrastrutturale del territorio nazionale.











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