Minò e Spagnuolo: «Avetrana si è caratterizzata sin da subito per l’elevato senso di responsabilità degli operatori, che hanno pedissequamente eseguito tutte le fasi delle buone pratiche agronomiche»
«E’ falso asserire che il 60% dei terreni olivicoli di Avetrana sia stano contagiato dal batterio della Xylella Fastidiosa. Sia la delimitazione che la percentuale del danno sono assolutamente fuori da ogni logica realistica e prive ogni e qualsivoglia fondamento tecnico e scientifico».
L’Amministrazione di Avetrana e la Confederazione Italiana Liberi Agricoltori scrivono al Ministero delle Politiche Agricole, alla Regione e all’Ufficio Provinciale per l’Agricoltura per contestare i dati contenuti nel decreto dell’agosto scorso contenente la dichiarazione del carattere di eccezionalità dei danni causati dalla Xylella.
«La relazione tecnica del 22 marzo scorso della Regione contiene palesi incongruenze» scrivono il sindaco Antonio Minò e il presidente della C.I.L.A. Nicola Spagnuolo. «Sostenere che il 60% degli oliveti è soggetto ad attacco del batterio, per il Comune di Avetrana dovrebbe significare che circa 1800 ettari sono da considerarsi improduttivi, fatiscenti e da svellere. Ciò cozza con i dati produttivi registrati lo scorso anno, allorquando si è verificata una super produzione, sia in termini quantitativi, che qualitativi.
Avetrana in realtà si è caratterizzata sin da subito per l’elevato senso di responsabilità degli operatori, che hanno pedissequamente eseguito tutte le fasi delle buone pratiche agronomiche.
Diffondere notizie delicate come questa, in un’annata difficile come quella in corso, nella quale la violenza degli elementi si è manifestata in tutta la sua drammaticità ed a causa di questi, ma solo di questi, si è registrato un drastico calo della produzione e della qualità, significa assestare un colpo mortale per l’intero settore e per tutti gli operatori.
Avetrana è un comune “monoculturale” e quindi poggia la propria economia sulla produzione dell’olio d’oliva. Diversi operatori si stanno organizzando in strutture associative per meglio valorizzare e promuovere l’olio prodotto ad Avetrana. E’ chiaro che tutte queste nobili iniziative rischieranno di essere vanificate da provvedimenti come questo sulla Xylella che, dal punto di vista mediatico, relegherà la produzione avetranese ad una produzione di serie B proveniente da una zona “infetta”.
Chiediamo quindi la cancellazione della delimitazione dell’intero territorio di Avetrana dai Comuni danneggiati dal batterio della Xylella Fastidiosa e una verifica sul campo, in contraddittorio con i tecnici di questo Comune e dell’associazione, al fine di verificare l’esatta dimensione del fenomeno».