«Non sono stato io a scegliere l’ubicazione del depuratore. Ma ora è necessario far partire i lavori»
«Per tante ragioni, è necessario realizzare il depuratore ed anche in fretta, così come accade in tutto il mondo civilizzato».
Dario Iaia, sindaco di Sava, interviene nel dibattito a distanza scaturito dalla decisione della Regione Puglia e di Aqp di aprire il cantiere del depuratore, nel sito adiacente contrada “Urmo”, a metà di aprile.
«Leggo argomentazioni superate e spesso fuori luogo, non rispondenti alla verità» è la premessa di Iaia. «Oggi le nostre falde e il nostro mare e, quindi, la nostra salute, sono fortemente compromessi dagli scarichi illegali in falda e quindi in mare. E’ poi un dato acquisito quello della incapacità del vecchio impianto di Manduria di depurare in maniera adeguata (tant’è che è pendente giudizio tra il Comune di Manduria e Aqp). Ecco spiegata la mia posizione».
Poi Iaia ritorna a spiegare alcuni passaggi del decennale iter progettuale del depuratore.
«Il nuovo depuratore non avrà scarico a mare» ricorda Iaia. «Il sito in cui realizzarlo è stato individuato dall’Amministrazione di Manduria e non da quella di Sava. Il livello di depurazione delle acque sarà massimo, secondo il Dm 185, con il riuso in agricoltura, il recapito in vasche e usi plurimi. Ciò significa che le acque che verranno fuori dal nuovo depuratore saranno di fatto potabili. Se anche Sava, altresì, fosse esclusa dalla realizzazione del nuovo depuratore, questo si costruirebbe ugualmente perché è principalmente al servizio di Manduria e delle marine. La competenza per la progettazione e la realizzazione dell’opera non è del Comune di Sava, bensì della Regione Puglia e di Aqp.
Noi chiediamo semplicemente che venga realizzata un’opera per la tutela della salute di tutti e anche di chi oggi va al mare beandosi nelle acque di centri urbani con decine di abitazioni e strutture che scaricano direttamente in falda e quindi in mare. Guardate i dati del mare nel mese di agosto! Per tutte queste ragioni, tutti i consiglieri regionali ed i tecnici della Regione Puglia sono stati d’accordo nel ritenere urgentissimo l’avvio dei lavori. Non sono dei pazzi. Credo che questi concetti molto semplici possano essere compresi anche da chi in questi giorni, imprudentemente, sta fomentando l’odio raccontando falsità solo per il proprio piccolo tornaconto elettorale, parlando addirittura ancora di scarico a mare.
Sono sicuro che questo sforzo di mestare nelle bugie sia inutile, perché alla fine la verità viene sempre fuori».